Lavrov a Washington ha incontrato Trump e Tillerson

U.S. Secretary of State Rex Tillerson (R) waves to the media next to Russian Foreign Minister Sergey Lavrov before their meeting at the State Department in Washington, U.S., May 10, 2017

U.S. Secretary of State Rex Tillerson (R) waves to the media next to Russian Foreign Minister Sergey Lavrov before their meeting at the State Department in Washington, U.S., May 10, 2017

Reuters
Il viaggio del ministro russo degli Esteri ha preceduto il faccia a faccia tra Putin e il Presidente Usa che si terrà al G20 di Amburgo. Grande spazio alla questione siriana, sulla quale i due Paesi si dicono pronti a collaborare

Il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov, a sinistra, con il segretario di Stato Usa Rex Tillerson. Fonte: ReutersIl ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov, a sinistra, con il segretario di Stato Usa Rex Tillerson. Fonte: Reuters

Il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov ha incontrato ieri, 10 maggio, il segretario di Stato Usa Rex Tillerson e il Presidente Usa Donald Trump. La visita di Lavrov a Washington non è stata altro che la risposta al viaggio che Tillerson aveva fatto a Mosca nell’aprile scorso, quando aveva stretto la mano al capo del Cremlino e al ministro russo degli Esteri.

Il direttore generale del Consiglio russo per gli Affari internazionali, Andrej Kortunov, in un’intervista a Gazeta.ru ha fatto presente che il faccia a faccia tra Lavrov e Trump non è da interpretare come una semplice dimostrazione di cortesia: “Nonostante il ruolo che ricopre il segretario di Stato, la politica estera degli Stati Uniti continua a essere gestita dal Presidente. Secondo me Trump voleva inviare un messaggio a Putin e lo ha fatto di persona attraverso Lavrov”.

Il G20 ad Amburgo

Durante la riunione tra Lavrov e Trump, durata 40 minuti, è stata confermata la data per il primo incontro tra Putin e il Presidente Usa: i due leader si stringeranno la mano in occasione del G20 di luglio ad Amburgo, in Germania.

Lavrov ha quindi aggiunto che, in previsione della riunione tra i due Presidenti, sarà necessario lavorare su alcune questioni, in primis sulla crisi siriana, al fine di ottenere “risultati concreti e tangibili”. Un obiettivo di cui si occuperà lui stesso insieme a Rex Tillerson.

L’ex segretario di Stato Henry Kissinger, a sinistra, con il Presidente Usa Donald Trump. Fonte: ReutersL’ex segretario di Stato Henry Kissinger, a sinistra, con il Presidente Usa Donald Trump. Fonte: Reuters

Le elezioni Usa

Durante la conferenza stampa alcuni giornalisti americani hanno chiesto se l’allontanamento del direttore dell’Fbi, James Comey, potrebbe influenzare le relazioni Russia-Usa (alcuni giornali statunitensi hanno ipotizzato legami con la presunta interferenza di Mosca nelle elezioni Usa). Ma prima del suo incontro con Tillerson, Lavrov aveva scherzato con la stampa, dicendo: “Lo hanno licenziato? È uno scherzo”.

Il 10 maggio il Presidente russo Vladimir Putin, rispondendo alla domanda di un giornalista, aveva dichiarato che il licenziamento di Comey è una questione interna degli Stati Uniti e che la Russia non ha niente a che vedere con tutto questo. Da parte sua Lavrov non ha commentato le indiscrezioni sul possibile coinvolgimento di Mosca nelle elezioni statunitensi, definendole un “baccanale sensazionalista”.

Paragonando l’amministrazione di Trump a quella del suo predecessore, Barack Obama, Lavrov ha sottolineato che con Trump il dialogo tra Russia e Usa si è scrollato di dosso qualsiasi ideologizzazione. “Trump e la sua amministrazione sono uomini d’affari disposti a negoziare”.

La Siria

Lavrov in conferenza stampa ha dedicato grande attenzione alla questione siriana, facendo presente che gli Usa potrebbero contribuire alla creazione di zone di regolamentazione nel Paese dove è in vigore il cessate il fuoco. Lavrov ha quindi aggiunto che Russia e Usa si trovano d’accordo in merito ai luoghi dove dovrebbero essere create queste zone e sul modo di garantire il cessate il fuoco.

Mosca e Washington, secondo Lavrov, sono disposte a collaborare sulla questione siriana. “Ciò che conta per gli Usa in Siria è sconfiggere il terrorismo – ha detto il ministro russo -, e in ciò siamo esattamente d’accordo”.

Con Trump invece non è stata affrontata la questione delle sanzioni contro la Russia, introdotte dall’amministrazione Obama nel dicembre 2016. Trump si è detto soddisfatto dell’incontro e ha espresso la propria fiducia sul fatto che i rapporti tra i due Paesi possano migliorare.

Secondo la dichiarazione ufficiale dell’ufficio stampa della Casa Bianca, Trump ha sottolineato che la Russia deve cercare di tenere sotto controllo il regime di Assad. “Il Presidente ha fatto riferimento anche alla possibilità di stabilire una cooperazione più ampia per risolvere i conflitti in Medio Oriente e in altre parti del mondo”, si legge nel documento.

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