Ucraina, esercitazioni a ridosso della Crimea: sale la tensione con Mosca

Il presidente ucraino Pyotr Poroshenko.

Il presidente ucraino Pyotr Poroshenko.

: PhotoXpress
Al via le manovre militari di Kiev al confine con la penisola. Dura la reazione della Russia. Secondo gli esperti, dietro a questa decisione potrebbe esserci il tentativo di attirare l'attenzione dell'Occidente e di distrarre la popolazione dai problemi interni

Quando nei giorni scorsi l'Ucraina ha annunciato di voler organizzare l'1 e il 2 dicembre esercitazioni militari con lanci di missili nel Mar Nero, la reazione del Ministero russo della Difesa è stata alquanto dura. Mosca ha infatti avvertito Kiev di essere pronta a far saltare i missili nel caso in cui rappresentassero anche la minima minaccia per le strutture russe. Alla vigilia dei lanci, la Russia ha attivato diverse navi della Flotta del Mar Nero equipaggiate con sistemi di difesa antiaerea.

Kiev, da parte sua, sostiene che le esercitazioni si stiano svolgendo in acque appartenenti al territorio ucraino, ovvero quelle che circondano la Crimea, territorio conteso tra diversi Paesi e controllato di fatto dalla Russia. Ma poco prima dell'inizio delle operazioni, l'Ucraina ha spostato la zona delle operazioni. Tuttavia la situazione resta tesa e si teme che Kiev possa alimentare una nuova escalation.

Sono tre le versioni proposte dagli esperti che cercano di chiarire i motivi alla base di questa manovra.

1 Ricordare la propria esistenza all'Occidente

L'aggravarsi della situazione in Crimea potrebbe apportare dei benefici all'Ucraina poiché tornerebbe al centro dell'attenzione della comunità internazionale, sostiene il politologo russo Sergej Mikheev. Ultimamente, dice, le tensioni tra Russia e Ucraina sono passate in secondo piano, sullo sfondo della crisi siriana. E per Kiev sarebbe molto importante ricordare al mondo la propria esistenza.

“Kiev è preoccupata che le relazioni tra la Russia e l'Occidente possano cambiare in meglio”, ha spiegato Mikheev a Rbth. Secondo lui, la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane potrebbe mettere a rischio l'alleanza tra Occidente e Ucraina.

“Il sostegno dell'Occidente, sia politico sia economico, è una delle condizioni indispensabili per la sopravvivenza dell'attuale governo di Kiev – sostiene Mikheev -. Se l'interesse dell'Occidente dovesse venir meno, le conseguenze per Kiev potrebbero essere catastrofiche”.

Le manovre militari di Kiev al confine con la penisola di Crimea. Fonte:  mil.gov.uaLe manovre militari di Kiev al confine con la penisola di Crimea. Fonte: mil.gov.ua

2 Sottolineare che la Crimea è territorio ucraino e provocare Mosca

Le forze armate ucraine puntano sul fatto che tali movimenti rispetterebbero il diritto internazionale poiché i lanci avverrebbero “esclusivamente nello spazio aereo dell'Ucraina”. La Crimea, secondo loro, continua a essere territorio ucraino.

“L'Ucraina dimostra di non riconoscere i confini della Crimea e vuole far capire di poter lanciare i propri missili da qualsiasi parte del proprio territorio”, ha commentato l'esperto militare e giornalista ucraino Yurij Butusov. Butusov è inoltre convinto che questi lanci potrebbero convertirsi in una pratica regolare per dimostrare agli “invasori” che “nessun Paese del mondo riconosce i loro diritti sulla Crimea”.

Inoltre secondo Mikheev l'Ucraina potrebbe sperare in una reazione severa da parte di Mosca: “Se la Russia reagisce in modo drastico, con l'uso della forza – spiega -, potrebbero accusarla di essere un Paese aggressore”.

3 Distrarre l'attenzione della popolazione dai problemi interni

Una parte della società ucraina non è сontenta per la situazione del Paese: secondo un sondaggio di novembre realizzato dal gruppo Rating, il 46% degli ucraini è a favore delle dimissioni del Presidente Poroshenko. E lo stesso Presidente ha ammesso che negli ultimi tre anni l'Ucraina non è riuscita nemmeno “ad avvicinarsi ai livelli di vita degli standard europei”.

Vadim Karasiov, direttore dell'Istituto ucraino di Strategie globali, sostiene che in questo contesto tra gli obiettivi di questo tentativo di escalation nelle tensioni con la Russia ci sia la volontà di distrarre la popolazione dai problemi interni. “Le ultime mosse di Kiev contribuiscono a mobilitare la popolazione davanti alla minaccia esterna e distraggono le proteste di massa”, fa notare Karasiov in un'intervista al giornale Kommersant.

Mariya Zakharova, portavoce del Ministero russo degli Esteri, condivide questa opinione: “Kiev ha bisogno che la situazione si aggravi per distrarre l'attenzione dalla profonda crisi politica, economica e sociale che sta affrontando il Paese”.

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