La Turchia è pronta a offrire alla Russia una base Nato

La Turchia potrebbe mettere a disposizione una propria base alla Russia.

La Turchia potrebbe mettere a disposizione una propria base alla Russia.

: Reuters
Secondo quanto dichiarato dal ministro degli Affari esteri turco Mevlut Cavusoglu, Ankara potrebbe fornire ai caccia russi la base aerea di Incirlik. Un passo che, secondo gli analisti della Federazione, non sarebbe però così semplice

La Turchia si è detta pronta a ospitare nella base aerea di Incirlik, vicino al confine siriano, una parte dei contingenti russi coinvolti nelle operazioni militari contro i combattenti dello Stato Islamico. A rilasciare tale dichiarazione sarebbe stato il ministro degli Affari esteri turco Mevlut Cavusoglu.

“Collaboreremo con tutte le forze che lottano contro l’Is. Abbiamo aperto la base di Incirlik a chiunque voglia cooperare attivamente con noi in questa battaglia - ha detto -. Perché non dovremmo dunque applicare la stessa regola nei confronti della Russia?”.

A suo dire, la questione sarebbe stata presa in esame il 1° luglio durante i colloqui bilaterali intercorsi a Sochi con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.

“La Turchia è pronta a collaborare. Il terrorismo è il nostro nemico comune. È essenziale creare un sistema di coordinamento per evitare incidenti negativi”, ha puntualizzato Cavusoglu.

La reazione del Cremlino

Secondo il portavoce del Presidente della Federazione Russa, Dmitrij Peskov, la leadership russa non ha finora ricevuto nessuna proposta ufficiale in merito a un utilizzo congiunto della base aerea di Incirlik in territorio turco.

“Per il momento non vi è stato nessuno scambio ufficiale di messaggi e di opinioni al riguardo. Occorre ancora formalizzare la questione e definire esattamente l’oggetto in discussione. Per il momento ci limitiamo a prendere atto delle dichiarazioni d’intento”, ha detto Peskov.

Come ha reso noto Peskov, la leadership del Paese avrebbe appreso dai media la notizia della proposta turca. “Si tratta di una dichiarazione importante che merita un esame approfondito sia sul piano politico che su quello militare”, ha concluso il portavoce del Cremlino.

Le conseguenze 

“Tecnicamente le nostre forze aeree potrebbero utilizzare la base turca. Tuttavia, sul piano pratico Incirlik sembra più una riserva, una ‘ruota di scorta’”, sostiene in un’intervista a Rbth Viktor Murakhovsky, direttore del giornale Arsenal otechestva. A suo avviso, la base aerea di Hemimin soddisfa già tutti gli obiettivi dell’esercito russo nella regione. “Abbiamo un contratto d’affitto a scadenza illimitata, siamo padroni incontrastati dell’area e siamo i soli a decidere dei trasferimenti di contingenti. Decidiamo autonomamente tutte le questioni della logistica e delle armi in dotazione all’esercito e anche quelle inerenti allo status giuridico dei militari presenti nel territorio della base. Di fatto è come se la base fosse una porzione di territorio russo, staccato dalla patria”, spiega l’esperto.

Come sottolinea, il trasferimento di militari russi in territorio turco potrebbe comportare non pochi problemi. “In quel caso sarebbe necessario concordare tutte le questioni logistiche e militari con i nostri partner. Il problema dello status dei militari russi nel territorio della base di Incirlik resterebbe aperto. Al di là di questa serie di problemi, non scorgo nessun benefit in una guerra congiunta contro i combattenti dell’Is”, conclude Murakhovsky.

Le forze aeree russe potranno davvero utilizzare la base?

Gli analisti militari guardano con scetticismo alla dichiarazione del ministro degli Affari esteri turco. A loro avviso, Cavusoglu avrebbe rilasciato queste affermazioni sull’onda dell’emotività, o la sua sarebbe stata una dichiarazione d’intenti che non si sa se verrà mai concretizzata.

“Come si dice in Russia, a una promessa non sempre segue un matrimonio. Di fatto, quella di Incirlik, di cui parla il ministro, è una base aerea americana dove sono dislocati i caccia F-16 e conservate le bombe a caduta libera B-61. Perciò se anche decidessero di consentire a un aereo russo di stare laggiù, la risposta sarebbe comunque una sola: gli americani si opporrebbero”, dichiara a Rbth l’esperto militare Viktor Litovkin, colonnello della riserva selezionata.

Come sottolinea l’esperto, nella base si trovano 1.700 militari americani e 36 aerei dell’aviazione americana. Perciò tuttalpiù all’aviazione russa potrebbe essere consentito di atterrare sulla pista per i rifornimenti.

“È un obiettivo militare in cui si trovano armi nucleari. Ogni spostamento di contingenti stranieri nella base avverrebbe sotto il controllo dei militari della Nato. E questo sembra un po’ esulare dalla definizione classica di cooperazione”, osserva l’analista. Il ministro degli Affari esteri turco ha dichiarato che chiunque si batte contro l’Is può utilizzare la base. Tuttavia, a detta dell’esperto, è ben lungi dall’essere così.

“Nella guerra contro l’Is non sono coinvolti solo la Russia e la coalizione americana, ma anche l’Esercito governativo siriano, il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica dell’Iran, gli Hezbollah e l’Arabia Saudita. E per usare un eufemismo, la Turchia non sembra intrattenere proprio con tutti rapporti di collaborazione. Le parole del ministro degli Esteri turco hanno solo un intento politico finalizzato a ripristinare le relazioni russo-turche”, conclude Litovkin.

AGGIORNAMENTO: Pur confermando la disponibilità a collaborare con Mosca nella lotta contro lo Stato Islamico, il Ministero turco degli Affari Esteri ha smentito la notizia relativa al possibile utilizzo, da parte della Russia, di sfruttare la base aerea di Incirlik.

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