La Russia e il dialogo con l'Occidente

Il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov (Foto: AP)

Il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov (Foto: AP)

Le relazioni con Washington e Bruxelles. Il nucleare iraniano e la questione ucraina. A margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov ha illustrato le principali direttive della politica estera della Federazione

“Noi abbiamo fatto di tutto per mantenere le relazioni con gli Stati Uniti. E continuiamo a fare gli sforzi indispensabili affinché i nostri rapporti continuino”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, convinto che la Russia sia interessata ad avere una relazione solida con gli Stati Uniti e l’Unione Europea, su un piano di perfetta parità. “Comprendiamo bene quante cose dipendano dalle relazioni tra Mosca e Washington”, ha precisato. Al tempo stesso, Lavrov ha citato il fatto che Mosca non prevedeva di prendere l’iniziativa di migliorare le relazioni con gli Stati Uniti e che il fatto che Washington ponga alcune condizioni a Mosca per togliere le sanzioni “ucraine” non era “un approccio serio”.

Secondo Lavrov, Mosca vorrebbe lavorare “con tutti coloro che sono pronti a farlo basandosi su un principio di uguaglianza e di interessi reciproci. Non appena i nostri partner saranno pronti, li accoglieremo con un benvenuto”.

Quanto all’Unione europea, la Russia è pronta a instaurare un partenariato strategico con Bruxelles, ed è favorevole a togliere qualsiasi ostacolo artificiale. “Siamo interessati al fatto che l’Ue sia nostra partner. Apprezziamo il partenariato strategico tra Russia ed Europa, di cui si parla in documenti già esistenti. Abbiamo molti progetti in comune per il futuro. Sono sicuro che gli interessi fondamentali dell’Ue e della Russia avranno la meglio sugli ostacoli esterni e permetteranno di rafforzare il nostro partenariato” ha aggiunto Sergei Lavrov.

Russia e Ucriana: il dialogo continua

Per quanto riguarda le relazioni con l’Ucraina, il ministro russo ha affermato che non c’è stata alcuna interruzione nei contatti tra i due paesi, ma anzi ci sono stati incontri con i leader ucraini e un dialogo continuo a livello di governi. Mosca è convinta che il mantenimento dello status di paese non allineato dell’Ucraina, stabilito nel 2010, è uno dei fattori più importanti per la sicurezza europea. Malgrado tutto, l’esecutivo ucraino ha lanciato questa estate un progetto di legge per annullare lo status di paese non allineato e spianare la strada verso l’adesione alla Nato. Dal canto suo, Lavrov pensa che l’allargamento della Nato sia “completamente inutile”.

“Questa organizzazione non fa altro che lanciare provocazioni e indebolire il lavoro delle istituzioni europee”, ha affermato. Fosse comuni nei pressi di Donetsk: la Russia esige un’inchiesta. Lavrov ha anche dichiarato che, quando ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, il segretario dell’Osce Lamberto Zannier e il presidente dell’Osce Didier Burkhalter, ha menzionato la scoperta di massacri avvenuti nei dintorni della città ucraina di Donetsk. “Dai primi indizi è confermato che si trattava di civili, uccisi a sangue freddo e, forse, dopo essere stati maltrattati e picchiati. Tutto ciò ci preoccupa molto”, ha affermato il capo della diplomazia russa. “Noi non possiamo accusare nessuno finché non avremo i risultati dell’inchiesta. Ma speriamo con tutte le nostre forze che queste indagini siano portate a termine e che lo siano in modo trasparente e indipendente” ha aggiunto.

Il programma nucleare iraniano

Non si poteva evitare di parlare di Iran in questa conferenza stampa, dopo che la riunione tra il “Sestetto” e l’Iran è stata cancellata. Molti esperti e giornalisti hanno colto questa occasione per giungere alla conclusione che i negoziati erano falliti. Lavrov invece ha voluto rassicurare i pessimisti: c’è ancora tempo, e quell’occasione non è andata sprecata. "Per quanto riguarda i negoziati sul nucleare iraniano, mantengo un prudente ottimismo. Siamo molto vicini alla fine, se consideriamo tutto il lavoro effettuato per redigere il testo dell’accordo, ma restano alcuni piccoli dettagli che sono risultati essere più complicati da risolvere. Ho l’impressione che tutti gli attori di questo processo vogliano arrivare a un risultato concreto”, ha affermato Lavrov.

Medio Oriente

Per quanto concerne il conflitto israelo-palestinese e il “Quartetto” – formato da Russia, Usa, Ue e Onu, che non si riunisce da un anno – Lavrov ha dichiarato che Mosca era pronta a studiare altre soluzioni, ma con la partecipazione dei paesi membri della Lega Araba. Lavrov ha aggiunto che la Russia aveva proposto di convocare una riunione quadripartita questa settimana, ma che gli altri membri del “Quartetto” hanno respinto questa iniziativa, nel timore che non sia efficace.

“Noi avremmo voluto che il Quartetto si fosse riunito questa settimana a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Alcuni nostri partner hanno risposto che dato che noi non prevedevamo di adottare alcun documento, la riunione sarebbe stata percepita come un fallimento” ha riferito Lavrov.

La Russia è contraria alla proposta di togliere il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza. In reazione alla proposta francese di togliere il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Lavrov ha risposto che i dibattiti su questo argomento avevano scarse possibilità di sfociare nel concreto. “Qui si tratta di rinunciare al diritto di veto in situazioni come la violazione di massa dei diritti umanitari internazionali, i crimini contro l’umanità e quelli di guerra” ha dichiarato il capo della diplomazia russa. 

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