Soldati russi sul suolo ucraino: “Solo un errore”

Foto: Reuters

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Secondo il servizio di sicurezza dell’Ucraina, dieci paracadutisti russi sono stati fatti prigionieri al confine con la Federazione. Putin in attesa di una relazione urgente da parte del Ministero della Difesa

I paracadutisti russi trattenuti dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina hanno oltrepassato il confine russo-ucraino “inavvertitamente”. Lo riporta l’agenzia Interfax facendo riferimento a una fonte del reparto militare russo. Il servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) ha infatti dichiarato che l’esercito nazionale ha fatto prigionieri dieci paracadutisti russi al confine con i territori della Russia. Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha detto, in occasione della sua visita a Minsk, di non avere informazioni a proposito di come i soldati si trovassero nella regione e di essere in attesa della relazione urgente del Ministero della Difesa.

“I militari in questione stavano infatti partecipando alle attività di sorveglianza del territorio del suddetto confine e lo hanno oltrepassato, con ogni probabilità, in maniera casuale all’altezza di un tratto di terreno non contrassegnato. Per quanto ci risulta, non è stata opposta alcuna resistenza alle forze armate dell’Ucraina”, ha dichiarato la fonte.

Putin ha detto ai giornalisti di non aver ancora ricevuto la relazione dal reparto militare riguardo ai paracadusti russi detenuti in Ucraina. “Per quanto mi è noto, stavano pattugliando il confine e si sono inavvertitamente trovati sul suolo ucraino”, ha detto Vladimir Putin, aggiungendo che in precedenza in territorio russo sono stati più volte trovati soldati ucraini, e “non cinque-dieci uomini, ma decine”.

Il presidente ha sottolineato che anche sul territorio russo “si sono trovati anche militari ucraini per di più non nella quantità di 5-10 uomini, bensì di decine, nel caso più recente ne sono risultati 450”. Problemi non sono mai sorti, ha fatto notare il presidente. “Spero che anche in questo caso, da parte ucraina non sorgeranno problemi”, ha detto lui.

 
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La cattura dei prigionieri

Come è stato detto nella dichiarazione del Servizio di sicurezza ucraino, una settimana fa i paracadutisti erano stati trasportati a Rostov-na-Donu dall’area di dislocazione fissa del reggimento. I detenuti erano vestiti in uniforme militare russa senza però segni di riconoscimento e in tenuta di camuffaggio, con i distintivi coperti.   

“Nelle vicinanze del centro abitato di Zerkal’nyj nel quartiere Amvrosievka dell’oblast’ di Doneck, il gruppo generico operativo delle forze armate dell’Ucraina e il Servizio di sicurezza ucraino hanno arrestato 10 militari del 331° reggimento della 98° divisione di Svirsk dei militari paracadutisti dell’esercito armato della Federazione Russa (corpo 71211). I soldati russi arrestati erano in possesso dei documenti personali e delle armi”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito web dell’agenzia.

Come riporta l’agenzia d’informazione ucraina UNIAN, nella composizione originale del gruppo cui appartenevano i paracadutisti rientravano 400 uomini: la divisione artiglieria, il reparto di ricognizione e le sottounità di sicurezza. Nella squadra erano incluse inoltre 30 macchine da combattimento, 18 sistemi di artiglieria “Nona” e altri mezzi di trasporto.

I paracadutisti russi hanno dichiarato durante l’interrogatorio di non sapere come si fossero trovati sul suolo ucraino. Secondo le loro parole, il comando aveva annunciato l’inizio delle esercitazioni tattiche: nella notte del 24 agosto al reparto era stato lanciato un allarme che, come confermano i militari ucraini, era pervenuto di nascosto attraverso il confine, nella città ucraina di Ilovajsk.

“Andavano non sulle strade, ma per i campi, non so nemmeno dire dove abbiano oltrepassato il confine”, -afferma nella videoregistrazione un uomo che si fa chiamare “Efreitor” (Gefreiter)  del 331° reggimento, 91° divisione VDV (truppe aviotrasportate) della Russia, Ivan Mel’chakov. Nel video pubblicato dell’interrogatorio, il soldato conferma di  aver capito di trovarsi in territorio ucraino solo quando avevano cominciato a bombardare il suo gruppo.

In prigione

Come si siano trovati lì i soldati è abbastanza chiaro da una parte dell’interrogatorio: i soldati russi si sono smarriti dopo una marcia di molte ore, mentre accompagnavano il resto della squadra. Mosca non ha inviato unità proprie in combattimento nel sud-est dell’Ucraina: quando si spostano i convogli militari, c’è sempre una guida che sta davanti e dei reparti di sicurezza ai lati. Evidentemente i ragazzi si trovavano a lato della colonna. E di notte, avendo perso le coordinate, hanno varcato il confine russo-ucraino. Esso infatti non è marcato, non vi è alcun riferimento che avverta della sua presenza, non sorprende affatto dunque che si siano ritrovati sul lato ucraino.”, ha detto a RBTH il colonnello in pensione e indipendente esperto militare Viktor Litovkin.

Il presidente dell’Istituto di valutazioni strategiche Aleksandr Konovalov, dice che il sequestro dei soldati russi armati sul territorio dell’Ucraina è un regalo per Kiev e che inoltre, per le autorità ufficiali sarà più semplice in questo modo dimostrare la partecipazione di Mosca alle operazioni militari nel sud-est.

“Dagli Stati Uniti e dall’Europa ci si può attendere un inasprimento delle sanzioni. L’Ucraina chiederà con più forza il sostegno militare nella ricostruzione delle proprie forze armate e nel rifornimento di armi moderne. Avrà più argomenti insomma per convincere l’Occidente a sostenerla in questo senso. Anche se penso che l’Occidente per ora si asterrà dal farlo.”

L’esperto ha inoltre sottolineato che alla luce delle future trattative dell’Unione Doganale, la situazione diverrà carta vincente nelle mani di Poroshenko.

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