L'Ucraina tra le sanzioni e il nodo del gas

Alcune fonti parlano di oltre 400 soldati ucraini che si sarebbero rivolti alla Russia per chiedere asilo (Foto: Reuters)

Alcune fonti parlano di oltre 400 soldati ucraini che si sarebbero rivolti alla Russia per chiedere asilo (Foto: Reuters)

Ecco la rassegna stampa dei quotidiani russi preparata dalla redazione di Rbth

Il quotidiano "Kommersant" racconta ai lettori che l'Ucraina ha intenzione di introdurre nei prossimi giorni delle sanzioni contro le imprese operanti nel paese aventi capitale russo, in maniera analoga a quanto fatto dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea. Nel pacchetto delle sanzioni si parla principalmente del divieto di ottenere finanziamenti che abbiano scadenze superiori ai 90 giorni, del divieto di fornitura di attrezzature militari e di tecnologie a doppio uso, così come del divieto di fornire impianti inerenti il settore del petrolio e gas. Tuttavia, secondo il giornale che cita il parere di esperti, le sanzioni sotto questa forma avrebbero solo un significato politico e non avrebbero un impatto sul business delle aziende russe in Ucraina. "Non ci si aspetta che tali sanzioni abbiano un forte impatto, ma gli imprenditori ucraini saranno costretti a cercare nuovi mercati e ricostruire il loro business in modo tale che questo non interferisca con quello russo" – il quotidiano riporta le parole del capo del comitato degli economisti dell'Ucraina Andrey Novak.

"Gazeta.ru" pubblica un articolo dal titolo "L’Ucraina non si riscalda con il patriottismo”, nel quale si dice che metà della popolazione di Kiev sia rimasta senza acqua calda. Il giornale si rivolge alla società "Kievenergo", la quale ha fatto sapere che tale misura è necessaria per garantire che quest'inverno i residenti della capitale abbiano riscaldamento. Tuttavia, le previsioni di “Gazeta.ru” sono deludenti. "Considerati i problemi attuali di fornitura del gas, la situazione relativa al riscaldamento e all’illuminazione è incerta," - scrive il giornale. "Il motivo principale della carenza di acqua calda - è il risparmio del gas” - il quotidiano cita le parole del sindaco di Kyev Vitaly Klitchko.

Il quotidiano "Moskovsky Komsomolets" pubblica la notizia secondo cui Kiev starebbe stilando l’ elenco delle personalità della cultura russa alle quali sarà vietato l'ingresso in Ucraina. L'elenco, secondo i dati del quotidiano, conterrà circa 500 persone tra coloro i quali si era pronunciati a favore dell’adesione della Crimea alla Russia.

In base a quanto scrive il quotidiano "Novaya Gazeta" Mosca accuserebbe il segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen di pressioni sull'inchiesta relativa alle cause dello schianto dell’aereo malese (il “Boeing 777”) nella regione di Donetsk. Il giornale fa riferimento ad un messaggio pubblicato su Twitter dalla rappresentanza permanente della Russia presso la NATO. "Il Segretario generale della NATO ha deciso di non attendere l’esito dell'indagine sul MH17 e di esercitare pressioni su di esso." In precedenza - ricorda il giornale - Rasmussen aveva detto che l'alleanza possiede le prove che dimostrano la responsabilità dei separatisti nello schianto del Boeing ". Tuttavia fonti vicine all'inchiesta, hanno dichiarato a “Novaya Gazeta” che dalla decifrazione preliminare dei colloqui registrati sulle "scatole nere", "non è emerso nulla di anomalo."

In base alla notizia pubblicata dal quotidiano "Vzglyad" più di 400 militari ucraini si sarebbero rivolti alla Russia per richiedere asilo. Il quotidiano scrive che, per decisione del sevizio di frontiera della Federazione Russa, il personale di servizio del dipartimento di confine regionale, ha aperto un corridoio umanitario permettendo il passaggio nel territorio della Russia ai richiedenti asilo. Il quotidiano ricorda che questa non è la prima volta in cui i soldati ucraini lasciano le proprie truppe e chiedono alle milizie separatiste il permesso di entrare nel territorio russo per combattere contro il proprio stesso popolo.

Il quotidiano "Izvestiya"pubblica la notizia secondo cui il membro della camera bassa del Parlamento russo Viktor Shudegov (del partito "Russia giusta") starebbe preparando un progetto di legge relativo alla concessione da parte dello Stato di un indennizzo ai cittadini della Russia che hanno messo a disposizione le proprie abitazioni per la sistemazione temporanea dei profughi. Secondo il legislatore, l'introduzione di tali garanzie incoraggerà i cittadini ad ospitare persone costrette ad abbandonare le proprie case e aiuterà lo stato a fronteggiare in maniera più operativa il problema del flusso di massa dei rifugiati generato dalla guerra civile in Ucraina.

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