(Foto: Itar Tass)
Il quotidiano "Kommersant" scrive che Stati Uniti e Unione Europea hanno concordato una serie di misure restrittive nei confronti della Russia. Il giornale ha scritto che la decisione riguarda l'estensione della lista nera delle persone alle quali sarà vietato l'ingresso nell'UE e i cui beni e fondi verranno congelati. Con riferimento ai media occidentali il "Kommersant" scrive che la nuova lista nera include quattro rappresentanti del business russo e tre compagnie russe, inclusa una banca. Il giornale ha aggiunto che i paesi hanno anche concordato una serie di misure nel campo dei trasporti e delle comunicazioni, che renderebbero difficile la cooperazione commerciale di compagnie europee e russe con la Crimea. I paesi hanno discusso di misure per impedire l'accesso delle banche russe nei mercati finanziari dell'Unione Europea, così come dell'introduzione di un embargo militare.
Inoltre, il giornale si riferisce alle stime della Commissione europea, secondo cui in caso di introduzione di sanzioni, le perdite russe potrebbero ammontare a quasi 100 miliardi di euro in due anni. Secondo "Kommersant", le misure economiche concordate dai diplomatici devono ancora essere approvate dai capi dei Ministeri degli Esteri o dai leaders dei paesi UE. Il giornale si riferisce a fonti diplomatiche russe secondo le quali le autorità russe spererebbero che durante il vertice decisivo la portata delle sanzioni venga significativamente attenuata. Tuttavia, secondo il giornale, nel dipartimento di stato degli Stati Uniti sono sicuri che non ci saranno attenuazioni da parte dell'UE.
“Nezavisimaya Gazeta” scrive che le sanzioni economiche potrebbero essere dolorose per la Russia. Il giornale ha chiarito che la Russia, che ha riserve valutarie pari a 500 miliardi di dollari, ha la maggior parte della riserva sotto forma di titoli, ma nella propria economia non può contare sul dollaro o sull’euro perché alcune transazioni sono soggette a sistemi di pagamento americani o europei. Il giornale si riferisce alle previsioni del redattore del Financial Times, Wolfgang Mûnhau, che sostiene che anche se i soldi appartengono ai russi, i sistemi sono soggetti alla legge americana ed europea. Egli prevede che in caso estremo, le proprietà della Banca centrale russa possono essere congelate e il resto dell'economia russa tagliata fuori dal mercato finanziario. In questo caso, secondo Myunkhau, l'economia russa potrebbe collassare in un paio di settimane. Tuttavia, secondo “Nezavisimaya Gazeta”, questa situazione è rischiosa anche per l’Occidente, poiché mina la credibilità della sua moneta.
Il quotidiano "Vzglyad" racconta ai lettori che esperti dell’aviazione russa, che hanno partecipato, insieme ad esperti internazionali, all'indagine sulle cause dello schianto del Boeing malese in Ucraina, credono che le informazioni derivate dai registratori di dati di volo, confermano solo indirettamente la versione dell’abbattimento attraverso un missile. Il giornale ricorda che lunedì il rappresentante del Centro d'informazione della sicurezza nazionale e del Consiglio di difesa dell'Ucraina Andrey Lysenko ha fatto una dichiarazione secondo cui i risultati della decodifica dei registratori di dati del Boeing 777 malese indicano che l’arresto del velivolo è stato causato dalla decompressione della massa come risultato delle numerose lesioni causate dall'esplosione del missile. Tuttavia, gli esperti russi, secondo il giornale, insistono sul fatto che i registratori di dati del Boeing non siano sufficienti a fornire un quadro completo del disastro.
L'autore dell'articolo "Non si devono pagare i ricattatori finanziari" nella rivista "Expert", ha detto che la disponibilità dell'UE a cedere alle pressioni americane per imporre sanzioni contro la Russia potrebbe rivelarsi un serio errore di calcolo strategico. L'autore scrive che infatti Bruxelles ha messo Vladimir Putin di fronte ad una scelta: o abbandonare la tutela degli interessi nazionali russi e minare le conquiste fatte dalla diplomazia russa negli ultimi anni o andare ad un confronto serio con l'Occidente. "È facile indovinare quale opzione sceglierà in questo caso il Presidente russo" ha scritto l'”Expert”. Il quotidiano osserva che l'introduzione di sanzioni danneggerà anche l'Europa. Gazprom rimarrà sempre un fornitore vitale di gas per l'Europa, scrive l’”Expert”. Il quotidiano mette in guardia dall'impatto che le sanzioni avranno anche in Occidente: “Gli USA e l’Europa stanno spingendo Mosca ad avvicinarsi a Pechino. Per la Cina, che è entrata in conflitto con gli Stati Uniti per l’ Asia sud-orientale, l'alleanza con la Russia è estremamente benefica- questa garantisce le linee di comunicazione cinesi così come un flusso regolare di risorse per l'economia cinese in assenza di alti rischi di transito.
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