Il capo del Cremlino, Vladimir Putin (Foto: Alexei Nikolsky / RIA Novosti)
In occasione del summit dei paesi Brics, che si riuniscono oggi e domani in Brasile per mettere a punto un nuovo assetto finanziario post-crisi, il Presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato un’intervista esclusiva a Itar Tass. RBTH propone ai suoi lettori gli estratti più interessanti delle sue dichiarazioni.
“L’ordine del giorno dell’imminente summit può essere sintetizzato in maniera generale con la frase: La crescita nell’interesse di ciascuno e con la partecipazione di ciascuno: soluzioni sicure. In quest’ottica prenderemo in esame i temi più attuali della politica mondiale, dell’economia e, certamente, dello sviluppo dei BRICS. Ritengo che sia giunto il momento di innalzare il ruolo dei paesi BRICS ad un nuovo livello, di trasformare l’associazione in una parte integrante della direzione globale negli interessi di uno sviluppo stabile. Proponiamo quindi di creare un meccanismo di consultazioni regolatorie di alto livello tra i nostri Ministeri degli Esteri sui diversi conflitti regionali. È necessario coordinare più attivamente la politica dei BRICS anche nella contrapposizione alle minacce e alle sfide per la sicurezza, inclusa la lotta al terrorismo".
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E in merito alla politica internazionale, Putin ha affermato: "Di certo analizzeremo accuratamente la situazione nelle zone “calde” del pianeta. Si discuterà la situazione di Siria e Iraq, paesi in cui si rafforzano le posizioni dei gruppi estremisti e terroristici. Riserveremo una seria attenzione alla situazione in Ucraina e alle misure della comunità internazionale che consentiranno di fermare lo spargimento di sangue nei territori sud-orientali di questo paese".
Per quanto riguarda l'economia, il capo del Cremlino ha annunciato: "Nell’ambito dell’economia mondiale discuteremo la riforma del Fondo Monetario Internazionale. I paesi BRICS sono preoccupati dal fatto che un confronto reale e concreto su questo argomento si stia immotivatamente trascinando. Questo mette in pericolo tutti gli sforzi del G20 in questa direzione. Nel frattempo si tratta di adempiere alle legittime richieste delle nuove economie per il raggiungimento di un equilibrio nel FMI adeguato alle realtà del XXI secolo".
"C’è ancora un’altra questione importante che intendiamo sollevare al summit: i casi sempre più frequenti di ricorso massiccio a sanzioni unilaterali. Al momento è la Russia ad essere bersaglio delle sanzioni da parte degli USA e dei loro alleati. Siamo riconoscenti ai partner dei BRICS che in modi differenti si sono espressi condannando tale pratica. Allo stesso tempo è necessario trarre le opportune conclusioni dai fatti. Bisogna mettere a punto congiuntamente un sistema di misure che consenta di evitare l’accanimento contro i paesi contrari a queste o a quelle risoluzioni di politica estera degli USA e dei loro alleati, e di portare avanti un dialogo civile e reciprocamente rispettoso riguardo a tutte le questioni controverse".
Un altro interesse comune ai “Cinque” sul lungo periodo riguarda il "rafforzamento della supremazia del diritto internazionale e del ruolo centrale dell’ONU nel sistema internazionale". "Diciamolo chiaro e tondo - ha detto Putin -, senza la posizione di principio della Russia e della Cina nel Consiglio di sicurezza dell’ONU riguardo la Siria, gli avvenimenti in questo paese si sarebbero da tempo evoluti secondo lo scenario libico e iracheno". E ha concluso: "Senza dubbio i paesi BRICS intendono rafforzare la loro collaborazione politica. Per questo amplieremo la pratica di consultazioni reciproche e di azioni condivise nelle organizzazioni internazionali, prima di tutto nell’ONU. In prospettiva creeremo un segretariato virtuale dei BRICS. Allo stesso tempo voglio sottolineare che non abbiamo in programma la creazione di un’alleanza politico-militare tra i paesi BRICS”.
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