La stampa russa e l'Ucraina. 16 giugno

Assalto all’ambasciata russa a Kiev (Foto: Reuters)

Assalto all’ambasciata russa a Kiev (Foto: Reuters)

L’assalto all’ambasciata russa a Kiev e la posizione di Mosca. Le reazioni dei media russi

Il quotidiano Kommersant racconta come il confronto tra Russia e Ucraina sia entrato in una nuova fase, dopo l’attacco all’ambasciata russa a Kiev. Mosca, "indignata dall’inerzia delle autorità ucraine e dal comportamento del ministro degli Esteri ucraino Andriy Deshchytsia”, ha reagito con rabbia. Il giornale tuttavia crede che le relazioni con l’Ucraina non verranno interrotte, anche se le sanzioni da parte della Federazione sono effettivamente probabili.

Kommersant scrive che l’offesa subita da Mosca ha scatenato la reazione dell’Occidente. Anche se l’Unione Europea e gli Usa ufficialmente hanno condannato l’attacco, l'iniziativa russa al Consiglio di sicurezza dell'ONU di adottare la relativa dichiarazione è stata respinta dai paesi occidentali: si sono espressi contro Regno Unito, Stati Uniti e Francia, scrive la redazione.

Secondo gli esperti del Kommersant, la filastrocca intonata dal ministro degli Esteri dell'Ucraina Andriy Deshchytsia "diventerà l’ultimo canto del cigno”, e le sue dimissioni sono solamente una questione di tempo". La redazione sostiene che “si stia cercando di sabotare il piano di pace del Presidente Poroshenko". L’esperto del giornale suggerisce che "l'obiettivo potrebbe essere stato distrarre l’attenzione pubblica dai falliti negoziati sul gas con la Russia ".

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Nezavizimaya gazeta ha pubblicato un articolo tal titolo "Spaventano Poroshenko con la minaccia di un altro Maidan". In risposta al crescente malcontento pubblico, culminato con l’attacco all'Ambasciata della Russia a Kiev, secondo il giornale Poroshenko ha promesso di "agire con decisione e fermezza". Un punto di svolta nel sentimento pubblico, dice Nezavizimaya gazeta, si è verificato sabato mattina, quando è stato reso noto che durante l'atterraggio all'aeroporto di Lugansk è stato abbattuto l’aereo ucraino Ilyushin-76 e sono stati uccisi 49 soldati. L'Occidente ha condannato le azioni delle milizie, ma il Capo del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy ha detto che "il governo ucraino ha l'obbligo e la responsabilità di ristabilire l'ordine all'interno dei propri confini". Secondo Nezavizimaya gazeta, l’opinione pubblica ucraina ha ricordato a Petro Poroshenko la promessa, fatta durante la campagna elettorale, di ristabilire rapidamente l'ordine e riportare la pace.

Nezavizimaya gazeta rileva, tuttavia, come il Presidente Poroshenko sia ormai ostaggio della situazione: egli ha promesso ristabilire l’ordine in breve tempo, sperando nei colloqui di pace, ma si è imbattuto in posizioni diverse. Secondo il giornale, in Ucraina ci sarebbe un intero gruppo di esecutori che per qualche motivo continua azioni di guerra. La società inoltre sarebbe divisa in due parti: quella che richiede che venga ristabilito l’ordine, e quella che ferocemente lotta per la conquista del territorio, ha scritto Nezavizimaya gazeta. "Comunque agisca Poroshenko, c’è la minaccia di una nuova Maidan", riassume il giornale. L’esperto della redazione sostiene che il Presidente dell'Ucraina debba scegliere una delle due direzioni: o mettersi in prima linea per la ripresa economica, sedendo al tavolo dei negoziati con tutti coloro che hanno influenza sulla situazione nell'est dell’Ucraina, o ascoltare le forze dell’ordine e cedere al caos.

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Il giornale Vzglyad riporta che la NATO intende offrire all’Ucraina un pacchetto di aiuti per la riforma del settore della difesa. La dichiarazione del Segretario generale dell'Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, fa notare il giornale, ancora una volta conferma le paure russe rispetto al possibile approssimarsi di un blocco militare dell'organizzazione. Inoltre Vzglyad scrive che l'Alleanza sta preparando un pacchetto di misure che "rafforzerà la difesa dell'Ucraina". Anders Fogh Rasmussen, dice il giornale, ha inoltre sottolineato che la cooperazione con Kiev avrà "un orientamento estremamente pratico e permetterà all’Ucraina, ad esempio, di accedere all'addestramento militare NATO. Le parole del Segretario generale della NATO, scrive il giornale, hanno solo "confermato i timori delle milizie nel sud-est dell’Ucraina", i quali temono che dopo l'elezione del Presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko la situazione per i sostenitori della Repubblica popolare di Donetsk peggiorerà.

Il giornale Vzglyad ricorda che la promessa di assistenza militare da parte dei paesi occidentali era già stata fatta prima. Tuttavia, gli esperti del giornale ritengono che ad oggi gli ucraini in nessun modo pagheranno le forniture di armi.

Non vale la pena aspettarsi nessun aiuto significativo da parte degli Stati Uniti alle milizie ucraine, afferma l'esperto del giornale. "Gli americani stessi dicono che non intendono fornire armi all’Ucraina. Inoltre, gli americani non entreranno in diretto conflitto con la Russia”, scrive Vzglyad.

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