Crescono le domande degli esperti sul "prezzo" del salvataggio dell'Ucraina (Fonte: Reuters)
Gazprom ha accordato all'Ucraina un ingente sconto sul prezzo del gas, riducendolo quasi di un terzo. Inoltre, la Russia sta investendo 15 miliardi di dollari nell'economia ucraina. Gli esperti cercano di capire che cosa otterrà la Russia in cambio.
"Abbiamo salvato l'Ucraina"
L'annuncio del presidente russo Vladimir Putin, che ha dichiarato che la Russia comprerà le euroobbligazioni dell'Ucraina per un valore di 15 miliardi di dollari, ha già avuto un riflesso positivo sul costo dei credit default swap, che costituiscono una sorta di assicurazione contro il default. Il rischio di default per l'Ucraina relativamente alle obbligazioni statali è diminuito. Fino all'ultimo momento esso era stato del 53,3 per cento. "Di fatto, con questa decisione Putin ha salvato l'economia dell'Ucraina, almeno per un certo tempo", si dice convinto Konstantin Simonov, economista russo e direttore generale del Fondo per la sicurezza energetica nazionale.
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"L'Ucraina era sull'orlo del precipizio, ora se ne è allontanata. Di sicuro stiamo rinviando di alcuni mesi il rischio di default, perché i 15 miliardi di dollari e lo sconto sul prezzo del gas sono un enorme bonus. Uno sconto sul gas di 135 dollari per mille metri cubi, considerando l'attuale volume dei consumi che è di 33 miliardi di metri cubi (nel 2012), per l'Ucraina vuol dire un risparmio di 3 miliardi di dollari all'anno", osserva Konstantin Simonov. Secondo il deputato della Rada Suprema ucraina Aleksandr Stojan, grazie al denaro stanziato dalla Russia potranno essere risollevati i settori fondamentali dell'economia del paese.
Cosa ci guadagna la Russia/1
Molti esperti russi intervistati da Russia Oggi in un primo momento sono rimasti sorpresi dalla decisione del governo di investire nelle euro-obbligazioni dell'Ucraina. In seguito, però, è stato reso noto che i mezzi finanziari saranno collocati in titoli della borsa irlandese. Il che significa che la loro affidabilità sta crescendo notevolmente. Secondo la valutazione dell'esperto del Centro di previsioni economiche di Gazprombank Maksim Petronevich, per la Russia questo potrebbe rivelarsi un investimento piuttosto vantaggioso, perché il rendimento delle obbligazioni può essere pari al 5-8 per cento annuo in valuta. Restano però dei dubbi circa lo sconto accordato sul gas. Gli esatti volumi di acquisto con la nuova tariffa non sono stati fissati in forma scritta. In base al contratto del 2009, Kiev è tenuta ad acquistare 40 miliardi di metri cubi di gas, ma attualmente l'Ucraina compra al massimo 30 miliardi di metri cubi.
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"Se l'Ucraina sarà costretta ad acquistare un quantitativo maggiore di gas russo, non trarrà alcuna utilità dallo sconto sul prezzo: pagherà la stessa somma che paga attualmente, o forse anche di più", è l'opinione del principale esperto del Centro Razumkov, l'ucraino Vladimir Omelchenko. "Inoltre, il basso prezzo del gas russo fa naufragare i progetti dell'Ucraina relativi al reverse flow di gas dall'Europa e allo sfruttamento dello shale gas dell'Ucraina stessa, perché diventerebbero economicamente svantaggiosi", aggiunge l'esperto.
L'economista russo Konstantin Simonov è convinto del fatto che Putin sia un politico pragmatico, che in passato non aveva mai concesso sconti e aveva sempre salvaguardato gli interessi della Russia. "C'è un vantaggio occulto che la Russia per ora sta lasciando volutamente da parte per dare la possibilità al presidente ucraino Viktor Janukovich di salvare la situazione, per mostrare che la Russia è comunque molto più interessante dell'Unione Europea: ha concesso uno sconto e anche 15 miliardi di dollari. In seguito, però, credo che due temi fondamentali verranno a galla", afferma Simonov. In primo luogo, l'esperto suppone che la Russia abbia preso accordi che prevedono la possibilità per Gazprom di partecipare alla vendita del gas direttamente agli utilizzatori finali in Ucraina. In questo caso, spiega Simonov, il margine sulle vendite sarebbe più alto, e Gazprom potrebbe recuperare il mancato guadagno dovuto allo sconto concesso sui prezzi del gas. Attualmente la vendita del gas agli utenti finali è affidata alla Naftogaz e alle società private di Dmitrij Firtash e Sergej Kurchenko. L'economista russo non esclude che la Gazprom possa costituire una joint venture con una di queste compagnie private, finalizzata alla vendita del gas della Russia agli utenti finali in Ucraina.
Cosa ci guadagna la Russia/2
Un secondo vantaggio per la Russia, secondo Simonov, sta nel fatto che essa potrebbe ottenere la rete di trasporto del gas (GTS) dell'Ucraina. "Non escludo che Janukovich abbia preso degli impegni riguardo alla vendita della rete dei gasdotti alla Russia", afferma l'economista. "Io credo che questi due aspetti siano più importanti dell'Unione Doganale. Se otterremo il gasdotto, sarà difficile poi per l'Ucraina svicolare dagli impegni presi. Persino l'odioso contratto del 19 gennaio 2009 fu onorato dal governo di Kiev, che non lo rescisse. Pertanto, se durante il mandato presidenziale di Janukovich sarà stipulato un accordo per la cessione alla Russia della rete ucraina di trasporto del gas, recedere da tale contratto sarà molto difficile anche per il presidente successivo. Uscire dall'Unione, invece, come l'Ucraina ha dimostrato, non è poi così complicato. Oggi si entra a far parte dell'Unione Doganale, domani se ne esce"; è questa l'opinione di Konstantin Simonov.
Tratto da materiali del giornale "Vzgljad" e da fonti dirette delle autrici. Il testo integrale è qui
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