Siria, Lavrov: "Le prove degli Usa non ci convincono"

Il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov, a sinistra, insieme al segretario di Stato americano John Kerry (Foto: AFP / East News)

Il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov, a sinistra, insieme al segretario di Stato americano John Kerry (Foto: AFP / East News)

Il parere del ministro russo degli Esteri, in merito all'ipotesi dell'utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Damasco, sostenuta da Washington

Il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Lavrov ha definito “poco convincenti” i dati presentati dagli Stati Uniti alla Russia, in merito all’utilizzo delle armi chimiche in Siria.

“Ci hanno mostrato alcuni materiali che non dicono nulla di concreto: nessuna coordinata geografica, nessun nome, nessuna prova che i test siano stati condotti da professionisti. Non c’è nemmeno alcun commento sul fatto che molti esperti hanno messo in forte dubbio i video che girano su Internet”, ha detto Lavrov il 2 settembre 2013, durante un incontro all’Università Mgimo di Mosca.

Secondo il ministro russo degli Esteri, i Paesi occidentali rifiuterebbero di mostrare prove concrete, sostenendo che si tratta di informazioni segrete. “Tutto ciò che ci hanno mostrato ora e in passato i nostri partner americani, così come quelli inglesi e francesi, non ci convince per niente. Non ci sono fatti. Vengono solamente indicati discorsi che noi già sappiamo. E quando chiediamo maggiori dettagli, ci dicono che è tutto segreto, e che per questo motivo non possono mostrarcelo. Ciò vuol dire – ha concluso il ministro -, che questi fatti non sussistono”.

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