G20 ai nastri di partenza

Il vertice dei venti Grandi dell'economia mondiale si terrà a San Pietroburgo il 5 e 6 settembre 2013 (Foto: Reuters / Vostock Photo)

Il vertice dei venti Grandi dell'economia mondiale si terrà a San Pietroburgo il 5 e 6 settembre 2013 (Foto: Reuters / Vostock Photo)

Crescita economica, stabilità dei mercati e occupazione: a pochi giorni dall'apertura del summit, il Presidente russo rende noti i dettagli dell'incontro e dichiara: "Abbiamo già raggiunto accordi su numerose questioni"

A una settimana dall'apertura del vertice del G20 a San Pietroburgo, il “padrone di casa”, il Presidente russo Vladimir Putin, ha reso noti i dettagli relativi agli accordi in programma. Del resto, già a dicembre del 2012, al momento di assumere il comando del G20, la Russia aveva dichiarato che la missione principale della sua presidenza sarebbe stata “concentrare gli sforzi del summit per elaborare misure in grado di stimolare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro”. Per raggiungere tali obiettivi ci si sarebbe serviti prima di tutto di incentivi agli investimenti, regolamentazione efficiente e maggiore fiducia e trasparenza sui mercati.

Viste e considerate queste priorità, a San Pietroburgo si discuteranno temi quali la condizione dell'economia mondiale, iniziative a sostegno dell'occupazione, la riforma del sistema monetario internazionale e del sistema di regolamentazione e vigilanza finanziaria, la stabilità dei mercati energetici mondiali, l'intensificazione del commercio multilaterale e la lotta al protezionismo e alla corruzione. Su proposta della Russia, verranno introdotti due nuovi temi: il finanziamento degli investimenti come base di crescita economica e la creazione di posti di lavoro; la modernizzazione dei sistemi nazionali di amministrazione dei prestiti pubblici e di gestione del debito sovrano.

“Abbiamo affrontato con serietà e senso di responsabilità tutti i temi all'ordine del giorno. In preparazione al vertice, abbiamo già raggiunto accordi su numerose questioni”, si legge nel messaggio di Putin. Tra i successi più importanti, Putin annovera le misure concordate per la lotta all'evasione fiscale. Il Presidente ha definito il piano d'azione congiunto realizzato dal G20 con il sostegno dell'Ocse su questo tema, il più grande passo avanti degli ultimi cento anni in materia di perfezionamento e armonizzazione delle politiche fiscali. Basti dire che alla vigilia di questa decisione, la maggior parte delle zone off-shore avevano già dichiarato di essere disposte a fare concessioni sul segreto bancario.

Tra le innovazioni proposte dalla presidenza russa, Putin ha incluso un incontro congiunto dei ministri delle Finanze e del Lavoro dei paesi del G20. È la prima volta che i funzionari dei vari Paesi operano in un simile formato. Il nuovo approccio ha dato prova del suo valore, consentendo di collegare questioni di politica macroeconomica e finanziaria alla creazione di posti di lavoro e alla previdenza sociale, e permettendo inoltre di discutere misure di supporto all'occupazione giovanile e degli strati più vulnerabili della popolazione. “Di fondamentale importanza per garantire maggiore trasparenza e il successo del nostro operato, è stato l'intenso dialogo avviato dalla presidenza russa con i vari stakeholder: i Paesi che non fanno parte del G20, le associazioni regionali e le organizzazioni internazionali, il settore privato, i sindacati, la società civile, i giovani e gli istituti di ricerca. Abbiamo cercato di tenere in massima considerazione le interessanti e utili proposte e raccomandazioni dei nostri partner esterni”, si legge nel messaggio di Putin.

Tra i successi conseguiti dalla Russia, il Presidente ricorda inoltre la stesura del rapporto sull'adempimento degli impegni sottoscritti dal G20 in materia di aiuti allo sviluppo. La relazione dettagliata, che costituisce la base per il nuovo piano definito “la strategia di San Pietroburgo per lo sviluppo ”, è stata presentata alla stampa il 28 agosto 2013 da Ksenia Yudaeva, la sherpa russa del G20 e direttrice del dipartimento di esperti della presidenza russa, e da Sergei Storchak, viceministro delle Finanze. Entrambi hanno fatto notare che si tratta del primo documento di questo genere prodotto nei cinque anni di storia di vertici del G20. Il documento analizza l'esecuzione delle decisioni concordate durante l’incontro ai vertici di Seoul nel 2010. Secondo la Yudaeva, sono stati mantenuti 33 impegni su 67, mentre continua il lavoro sugli altri 33. L'impegno relativo allo sviluppo delle infrastrutture energetiche e dei trasporti, invece, è rimasto in sospeso. Storchak ha riportato le cifre relative ai finanziamenti: i Paesi del G20 spendono fino a 100 miliardi di dollari l'anno per sostenere le economie in via di sviluppo. Il contributo della Russia ammonta a circa 500 milioni.

Alla domanda di Russia Oggi su quali siano le regioni a cui la Russia dà priorità nei programmi di cooperazione allo sviluppo, il direttore del dipartimento delle organizzazioni finanziarie internazionali del ministero delle finanze russo Andrei Bokarev ha risposto che la maggior parte delle risorse viene indirizzata ai paesi dell'Europa dell'Est e dell'Asia Centrale. Seguono i paesi del Sud-Est asiatico, il Medio Oriente e l'Africa sub-sahariana.

Rispondendo alla domanda di Russia Oggi su cosa ci si debba aspettare di concreto dall'incontro dei vertici del G20 a San Pietroburgo, la Yudaeva ha risposto: “I leader approveranno la Dichiarazione e i piani d'azione relativi ai temi principali discussi dal G20. In totale si parla di circa 10-12 allegati, il cui elenco occupa una pagina”.

Durante il vertice si deve inoltre approvare il programma d'azione del G20 per il 2014, sotto la presidenza dell'Australia. L'anno prossimo, infatti, la Russia sarà alla guida del G8, un'occasione unica per mettere all'ordine del giorno priorità, emendamenti e raccomandazioni che stanno a cuore al Paese.

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