Un sito Web che supporta Edward Snowden, ex dipendente della Cia che ha rivelato documenti top-secret degli Stati Uniti, viene visualizzato su un maxi-schermo a Hong Kong (Foto: AP)
Mentre gli Stati Uniti esigono che la Russia estradi l'ex agente Cia Edward Snowden, definito la talpa del Datagate, esperti russi si chiedono se le relazioni tra Mosca e Washington subiranno un contraccolpo dalla vicenda.
L'ombudsman russo dei diritti umani, Vladimir Lukin, sostiene che gli Stati Uniti non abbiano alcun diritto di chiedere l'arresto di Snowden alla Russia: "Gli americani non possono pretendere nulla. Lo possiamo estradare o possiamo rifiutare l'estradizione. Sembra una bella spy-story. Vorrei che la vicenda si sviluppasse senza di me. Io non lavoro con i libri gialli. I racconti polizieschi sono buona lettura prima di coricarsi".
L'analista politico Alexei Makarkin, primo vice presidente del Centro di Tecnologie politiche, ritiene che il caso Snowden non peggiori i rapporti già complicati tra Mosca e Washington. "Tuttavia, - ha aggiunto, - è chiara la possibilità della cessazione della politica di reset da parte degli Stati Uniti".
"Il caso Snowden è una goccia nel contesto generale di relazioni tra Russia e Usa. Una reazione dura ed emotiva da Washington si sarebbe verificata se la vicenda fosse stata in contrasto rispetto a rapporti generalmente buoni e avesse violato la fiducia reciproca. Ma oggi non credo che il caso possa peggiorare un rapporto già complicato", ha ribadito Makarkin a Interfax.
Il comportamento della Russia e la reazione degli Usa, dunque, sono naturali in base all'attuale rapporto tra i due Paesi: "Quello che stava accadendo nelle alte sfere fra Russia e Stati Uniti? C'era un'ambiziosa proposta disarmo nucleare da parte di Obama, che cozzava con la difesa missilistica in Europa e altri complessi problemi nella relazione bilaterale. La Russia valutava le proposte con calma. C'era una certa ondata di ottimismo circa la possibilità di trovare un accordo sulla Siria, ma gli ultimi eventi mostrano una tendenza opposta", aggiunge Makarkin.
Makarkin è comunque convinto che Obama non presserà troppo la Russia sul caso Snowden, perché vuole preservare il reset."Gli Stati Uniti stanno già guardando alla presidenza del 2016. Se la situazione non cambierà, tra tre anni gli americani avranno la possibilità di ritrovarsi un presidente che chiuderà la via del reset. La questione è importante per Obama: non vuole abbandonare pubblicamente il reset, altrimenti sarà seriamente danneggiata la sua immagine e le critiche gli pioveranno non solo dai repubblicani, ma anche da molti democratici per la sua politica inefficiente con la Russia. La classe politica degli Stati Uniti sta rivedendo i rapporti con la Russia nel contesto della politica del reset e la possibilità di un ulteriore deterioramento delle relazioni".
Ma come gli Usa potranno catturare Snowden? Secondo una fonte dei servizi di controllo del traffico aereo dell'aeroporto Sheremetevo di Mosca, i controllori del traffico aereo negli Stati Uniti possono forzatamente far atterrare l'aereo che trasporta Snowden da Mosca a Cuba, quando si vola sopra le acque americani e se si hanno buone ragioni per farlo.
"Senza dubbio, i nostri colleghi americani hanno il diritto formale di far atterrare l'aereo quando entra nello spazio aereo degli Stati Uniti, che è la zona di loro competenza. Anche se dovranno fornire buone ragioni per farlo," ha sottolineato la fonte. Il capitano dell'aereo, a sua volta, può modificare il percorso in modo tale da evitare di entrare nello spazio aereo statunitense: "Ci dovrebbe essere abbastanza carburante per farlo - ha aggiunto la fonte. - Come regola generale, c'è sempre riserva di carburante negli aerei, per gli imprevisti".
Tuttavia, una fonte dagli Stati Uniti ha dichiarato a Interfax che le autorità statunitensi possono chiedere che l'aereo sospettato di trasportare Snowden a Cuba atterri in territorio americano, perché ogni Paese può pretendere che tutti gli aerei entrino nel proprio territorio per motivi di sicurezza pubblica o militari, in base alle vigenti normative internazionali.
Le rotte di Aeroflot verso L'Avana percorrono la costa orientale degli Stati Uniti e gran parte del percorso si trova nell'area di competenza dei controllori del traffico aereo di New York.
Si ipotizzava che Snowden lasciasse Sheremetevo per L'Avana alle 14.05, ora di Mosca, del 24 giugno 2013, ma pare che non sia partito. L'americano avrebbe comunque lasciato la Russia, stando a una fonte a lui vicina: "Edward Snowden è molto probabilmente già fuori della Federazione Russa. Avrà optato per un aereo diverso per evitare che i giornalisti assistessero alla sua partenza".
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