L'ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi ospite della redazione di Rossiyskaya Gazeta (Foto: Olesya Kurpyaeva)
A partire da luglio 2013 i consolati italiani in Russia concederanno un numero maggiore di visti della durata di oltre un anno. È quanto assicura l’Ambasciatore d’Italia in Russia, Antonio Zanardi Landi, durante la tradizionale “colazione di lavoro” nella redazione di Rossiyskaya Gazeta.
Antonio Zanardi Landi è nato a Udine nel 1950. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova, ha intrapreso nel 1978 la carriera diplomatica. Prima della nomina ad ambasciatore in Russia, è stato ambasciatore a Belgrado e dal 2007 ambasciatore presso la Santa Sede, accreditato presso il Sovrano Militare Ordine di Malta. Sposato, è padre di tre figli
L’Ambasciatore d’Italia a Mosca, Antonio Zanardi Landi, è stato ospite della redazione il 6 giugno 2013, giorno in cui si commemora la nascita del grande poeta russo Aleksandr Sergeevich Pushkin. Com’è noto Pushkin, che scrisse molto sull’Italia sognando a lungo di visitarla, per tutta la sua vita non riuscì neppure una volta a compiere un viaggio all’estero. La redazione ha fatto trovare all’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi un regalo di compleanno per il poeta: un visto italiano valido per i Paesi dell’Unione Europea che l’ambasciatore è stato lieto di firmare.
Signor Ambasciatore, a giudicare dal numero di richieste che giungono dai nostri lettori, Aleksandr Sergeevich è da reputarsi fortunato dal momento che fino ad oggi gran parte dei turisti russi che desidera visitare l’Italia non ha nessuna garanzia di riuscire a ottenere in tempo il visto. Qual è la situazione dei visti per l’Italia nella stagione turistica in corso?
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L'ambasciatore Antonio Zanardi Landi firma simbolicamente il visto di ingresso per il grande letterato russo Aleksandr Pushkin (Foto: Olesya Kurpyaeva) |
Sono grato dell’opportunità che mi offre di spiegare la situazione ai lettori. È vero, attualmente abbiamo serie difficoltà nel rilascio dei visti poiché agli inizi di maggio 2013 è stato implementato un nuovo sistema informativo per i passaporti che nella fase del rilascio ha creato una serie di problemi tecnici. Per questa ragione si è accumulato un enorme arretrato di passaporti in attesa di essere vistati. E, mi creda, siamo desolati di creare tanto disagio a chi si rivolge a noi per la richiesta del visto, anche se negli ultimi anni abbiamo fatto tutto il possibile per ridurre al minimo i tempi di rilascio dei visti. Auspichiamo di poter tornare nel più breve tempo possibile alla prassi abituale, a quando cioè i visti venivano rilasciati nell’arco di tre, quattro giorni al massimo. Per la situazione che si è venuta creando abbiamo ottenuto uno speciale appoggio dal Ministero degli Esteri italiano e abbiamo formato un gruppo apposito che, in collaborazione con il consolato e l’ambasciata, sta concentrando tutti gli sforzi per risolvere il problema dell’arretrato dei passaporti e che continuerà a lavorare senza interruzione anche nei giorni festivi. Tuttavia, in prospettiva auspichiamo non soltanto di tornare alla prassi abituale, ma di apportare ulteriori miglioramenti. Abbiamo valutato attentamente la normativa di Schengen per capire se ci fosse la possibilità di concedere più visti che avessero una durata superiore a un anno affinché chi visita l’Italia con più frequenza nell’arco di un anno non sia costretto ogni volta a richiedere un nuovo visto. Così, già a partire dal mese di luglio, potremo rilasciare visti di 2-3 anni o anche di durata maggiore. La situazione sta nel complesso migliorando: nei mesi che hanno preceduto la comparsa di questo problema tecnico si è riscontrato un aumento del 25 per cento dei visti rilasciati cosicché secondo le nostre stime prevediamo entro quest’anno di rilasciare oltre 900 mila visti.
Le rappresentanze di molti Paesi stranieri hanno aperto in diverse città russe degli uffici per i visti che si sono fatti una buona pubblicità, i nostri lettori delle regioni russe chiedono se esistono uffici analoghi anche per l’Italia. E chiedono inoltre se in futuro ci sarà la possibilità di espletare le pratiche per l’ottenimento del visto direttamente online, senza che si sia costretti a raggiungere Mosca.
Per l’Italia esiste un ufficio visti gestito da una società privata che conta più di 150 dipendenti e 14 filiali in diverse città della Federazione Russa. Nell’ufficio visti di Mosca ci sono, per esempio, 80 sportelli, e in quello di Pietroburgo 20. Questo fa sì che si evitino code. Alla domanda sulla possibilità di espletare le pratiche per l’ottenimento del visto attraverso Internet, purtroppo non sono in grado di rispondere, ma confido che possa essere messo a disposizione anche questo strumento.
Com’è noto tra Mosca e l’Unione Europea sono in corso trattative per trovare un’intesa sulla liberalizzazione del regime dei visti. Qual è la posizione di Roma al riguardo?
L’Italia è sempre stata favorevole a una liberalizzazione e, in prospettiva, anche alla totale cancellazione del regime dei visti. Questa è tradizionalmente la posizione del nostro Paese che verrà sostenuta anche nei prossimi mesi e negli anni a venire. Essa scaturisce da due ragioni. Una di ordine pratico: la presenza nel nostro territorio di turisti e imprenditori russi ha un effetto benefico sulla nostra economia. E l’altra di ordine politico: il desiderio di mostrare ai dirigenti politici russi la massima apertura e la massima disponibilità al dialogo.
Per leggere l'intervista in versione originale cliccare qui
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