L'Aquila, la Russia mantiene gli impegni

L'incontro sull'amicizia Russia-Abruzzo al Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma (Foto: Ufficio Stampa)

L'incontro sull'amicizia Russia-Abruzzo al Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma (Foto: Ufficio Stampa)

Nella serata dell'amicizia tra Mosca e l'Abruzzo, si è fatto il punto della situazione sui lavori di ricostruzione dei due monumenti distrutti dal terremoto 2009 e adottati dal governo russo. E si pensa a un gemellaggio con la città di Orel

Quattro anni dopo il terremoto che distrusse l'Aquila, la Russia resta determinata nell'aiutare la città italiana a rinascere. Ad andare in soccorso dell'Aquila, allora, arrivarono tanti Paesi, ma il governo russo è stato il primo a mantenere le promesse fatte all'Italia, versando interamente l'ingente somma di 9 milioni di euro pattuita.

Con l'accordo firmato il 26 aprile 2010, un anno dopo la tragedia, fra l'allora primo ministro della Federazione Russa Vladimir Putin e l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il governo russo s'impegnò a finanziare il restauro di due monumenti scelti ai tempi del G8 2009, per un importo pari a 7,2 milioni di euro. Una clausola stabiliva anche che, nel caso in cui i costi dei lavori di ristrutturazione avessero superato il contributo concordato, l'accordo siglato avrebbe previsto un ulteriore finanziamento di 1,8 milioni di euro. 

Il 10 aprile 2013, presso il Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma, si è tenuta una serata dedicata all'amicizia tra la Russia e l’Abruzzo, in occasione della ricostruzione del Palazzo Ardinghelli e della Chiesa di San Gregorio Magno, entrambi andati distrutti dal terremoto del 2009, finanziata dal governo della Federazione Russa e coordinata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo. 

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Il ministro consigliere presso l'Ambasciata russa in Italia, Dmitri Shtodin (Foto: Ufficio Stampa)

Su come proseguono i lavori all'Aquila ha parlato a Russia Oggi Dmitri Shtodin, l'incaricato d'Affari della Russia in Italia. "Tutto sta andando come abbiamo programmato - assicura -. Stiamo collaborando con la parte italiana su due fronti. Per quello che riguarda il Palazzo Ardinghelli, qui il discorso è molto chiaro. I lavori continuano, sono nella fase avanzata. Secondo le stime che ci arrivano dalla parte italiana, più della metà dei lavori di ricostruzione è stata eseguita. Quindi, il palazzo non deve aspettare a lungo di tornare al suo splendore. La situazione con la Chiesa di San Gregorio Magno è un po' diversa, perché la struttura fu quasi completamente distrutta. Ne è rimasta solo una parete di supporto ed è per questa ragione che i lavori non hanno ancora avuto inizio. Tuttavia, pensiamo che entro il mese di maggio 2013 sarà chiusa la gara di appalto, dopo di che il restauro della chiesa potrà essere avviato. Il progetto è concordato non solo fra la Russia e l'Italia, ma anche con le autorità ecclesiastiche locali".

I lavori di restauro sono svolti dalla parte italiana, che s'impegna a presentare i rendiconti di spesa alle autorità russe. Inoltre, un collega di Dottor Shtodin, il Primo Segretario dell'Ambasciata Russa in Italia e il curatore del progetto dalla parte russa, Viktor Vlasov, ha chiarito che "il controllo delle spese dei fondi provenienti dalla Russia viene effettuato annualmente dal Ministero delle Finanze della Federazione Russa".

Dottor Shtodin, come si spiega questo intervento?
Il popolo della Russia è ben consapevole della gravità di un tale terremoto; ricordiamo le vittime in Uzbekistan, in Armenia. E ricordiamo anche bene quando l'Italia ha risposto immediatamente alla tragedia di Beslan del settembre 2004, inviando subito un aereo con aiuti umanitari.

Quali particolari accorgimenti sono stati presi per riportare in vita i due monumenti aquilani adottati dalla Russia?
Per quello che riguarda Palazzo Ardinghelli, sono stati eseguiti interventi per renderlo più robusto, poiché si tratta di un palazzo storico con grande valore culturale. Anche nel caso della chiesa stiamo cercando di fare tutto possibile per renderla resistente ad eventuali terremoti futuri.

Si parla anche di un centro sportivo di judo da finanziare?
Sì, abbiamo risposto affermativamente anche alla richiesta da parte del Comune dell'Aquila di finanziare un centro sportivo di judo. 

Secondo le vostre stime, sarà sufficiente l'aiuto economico promesso per completare i lavori o saranno necessarie ulteriori risorse?
Noi consideriamo che per restaurare Palazzo Ardinghelli la somma stanziata sia sufficiente. Per quel che concerne la chiesa, le autorità italiane ci hanno fatto capire che probabilmente necessiteranno di ulteriori soldi. Tuttavia, l'Italia vuole raccoglierli indipendentemente dalla Russia.

}D'altronde l'Italia ha apprezzato molto il gesto della Russia di aiutare il capoluogo abruzzese devastato dal sisma, parlando di "atto di fedeltà e amicizia". “I fondi stanziati dalla Russia ci hanno permesso di continuare a lavorare con sicurezza e di dare la certezza alle imprese impegnate nei lavori, in un periodo così difficile per il nostro Paese. L'amicizia che la Russia ci dà va festeggiata”, ha sottolineato con soddisfazione Fabrizio Magani, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo.

Durante la serata al Centro Russo di Roma, il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, ha auspicato che i lavori di restauro dei due monumenti presi in carico da Mosca saranno completati entro il 2018, dichiarando anche che nel 2019 l'Aquila si candiderà a diventare Capitale Europea.

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Il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente all'incontro a Roma con i rappresentanti del governo russo (Foto: Ufficio Stampa)

Il gemellaggio tra Aquile

Orel (in russo "aquila") è una città della Russia, capoluogo dell'omonima oblast. Fu fondata nel XVI secolo dallo zar Ivan il Terribile sul fiume Oka ed è oggi un importante nodo ferroviario e mercato agricolo. La delegazione russa ha invitato il sindaco Cialente a recarsi in visita a Orel per firmare il gemellaggio

Secondo il sindaco, questo darà agli aquilani, che continuano a vivere in difficoltà, un po' di speranza e sicurezza, cose che mancano in città oggi. "L'Aquila vuole rafforzare il rapporto con la Russia, alimentando sempre più l'amicizia che è nata dalla tragedia. Ci piacerebbe approfondire i contatti con le imprese russe e con i tour operator russi. A confermare tutto ciò, sono lieto di essere stato invitato nella città russa di Orel (che significa L'Aquila, ndr) per firmare il documento ufficiale del gemellaggio", ha concluso il primo cittadino abruzzese.

La serata si è conclusa con un concerto degli allievi del Conservatorio "Alfredo Casella" de L'Aquila. I giovani musicisti hanno eseguito Donizetti, Rossini, Verdi, Tchaikovsky, Rimsky-Korsakov e Mozart.

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