Anche la Russia a San Pietro per il Papa

Papa Francesco a San Pietro saluta i fedeli nel giorno della sua intronizzazione (Foto: Reuters / Vostock)

Papa Francesco a San Pietro saluta i fedeli nel giorno della sua intronizzazione (Foto: Reuters / Vostock)

Nel giorno dell'intronizzazione del nuovo Pontefice, la Federazione ha presenziato con una sua delegazione a Roma. Al termine di un breve colloquio con Bergoglio, il presidente della Duma di Stato: "Le nostre posizioni perfettamente in sintonia con quelle del Vaticano"

C’era anche la Russia in prima fila a San Pietro nel giorno dell’intronizzazione di Papa Francesco. Una messa solenne, durata oltre due ore, continuamente interrotta dagli applausi dei duecentomila fedeli riunitisi in piazza per la cerimonia inaugurale del pontificato.

A seguire il discorso di Bergoglio, in mezzo alle oltre 130 delegazioni provenienti da tutto il mondo, per conto della Federazione erano presenti Sergei Naryshkin, presidente della Duma di Stato, e il Metropolita Hilarion, in rappresentanza del patriarcato di Mosca. Insieme a loro, così come riporta Ria Novosti, anche il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I.

"Non dobbiamo avere paura della bontà, neanche della tenerezza – ha detto il Pontefice durante l’omelia -. La tenerezza non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d'animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all'altro, capacità di amore".

Un discorso apprezzato dallo stesso Naryshkin che, così come ha dichiarato a Ria Novosti, al termine della messa ha incontrato personalmente il Pontefice, in una visita breve ma ricca di significato.

“Le posizioni della Russia sotto molti aspetti sono perfettamente in sintonia con quelle del Vaticano, in particolar modo per quanto riguarda le questioni internazionali – ha affermato Sergei Naryshkin -. Negli ultimi anni le nostre relazioni si sono sviluppate in maniera molto positiva. E ci sono tutte le condizioni per portare avanti un’importante cooperazione bilaterale”.

Durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti di altre religioni, il nuovo Papa – il primo latinoamericano, nonché il primo a scegliere il nome di Francesco -, si è rivolto ai potenti, chiedendo loro di “essere custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, dell'altro e dell'ambiente”.

“Il fatto che il Vaticano e la Russia si trovino in sintonia anche per quanto riguarda le questioni internazionali – ha commentato al termine della cerimonia Sergei Naryshkin -, è una buona base di partenza per una ricerca comune delle soluzioni ai grandi problemi internazionali e al nuovo ordine mondiale”.

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