Una forte esplosione ha danneggiato l'ambasciata russa a Damasco (Foto: AP)
L’ambasciata russa a Damasco è stata danneggiata da una forte esplosione avvenuta il 21 febbraio 2013 nel quartiere Mazraa, nel cuore della capitale siriana, non lontano dalla sede del partito Baath. Secondo quanto riportato da un collaboratore della rappresentanza diplomatica russa, ripreso dall’agenzia di stampa Ria Novosti, la deflagrazione – causata dallo scoppio di un’autobomba - avrebbe mandato in frantumi i vetri delle finestre, causando diversi danni. Nessun diplomatico russo sarebbe comunque rimasto ferito.
Ancora incerte le informazioni in merito a eventuali vittime anche se, così come si legge sui giornali russi, i media siriani avrebbero parlato di un grande numero di morti e feriti.
“Tutto ciò che possiamo dire finora è che tutti i vetri sono andati in frantumi - ha riferito a Interfax una fonte interna alla rappresentanza diplomatica -. L’ambasciata sta comunque continuando a lavorare, nonostante l’incidente”.
L’esplosione, fa sapere Ria Novosti, sarebbe avvenuta non lontano da piazza Sabaa Bahrat, spesso sede di manifestazioni di massa a sostegno del governo.
+++ AGGIORNAMENTI 21 FEBBRAIO 2013 ORE 17
Secondo quanto riportato da un testimone oculare, lo scoppio avvenuto il 21 febbraio 2013 nel centro di Damasco sarebbe stato causato da un’autobomba. A saltare in aria, scrive Ria Novosti, un furgoncino, a bordo del quale si trovava un uomo. “Sono corso subito in aiuto – ha riferito un testimone, ripreso dall’agenzia di stampa russa -. E ho tirato fuori l’uomo. Addosso aveva una cintura carica di esplosivo”.
Non sarebbe comunque l’unica esplosione avvenuta nel centro della capitale siriana: così come scrive Itar-Tass, a Damasco si sarebbero verificati almeno altri due attentati terroristici. Dopo il boato sarebbe iniziata una scarica di mitragliatrici.
Una quarantina in tutto le vittime, oltre duecento invece i feriti di questo attentato che ha gravemente danneggiato gli edifici situati nel raggio di 400 metri dall’esplosione. Anche l’ambasciata russa a Damasco, che si trova solamente a 150 metri dal luogo della deflagrazione, non è rimasta indenne. Stanno bene comunque i diplomatici della Federazione Russa, che fanno sapere che l’attentato non era rivolto verso di loro.
Secondo quanto si apprende, nella vettura fatta esplodere vicino alla sede della rappresentanza diplomatica si trovava circa una tonnellata di esplosivo.
“Tra finestre rotte e vetri andati in frantumi, gli edifici dell’ambasciata hanno registrato seri danni. I diplomatici russi e le loro famiglie comunque non sono rimasti feriti”, ha detto il portavoce del Ministero russo degli Esteri, Aleksandr Lukashevich, citato da Rossiyskaya Gazeta. Lukashevich ha inoltre aggiunto che Mosca “condanna fermamente questo atto di terrorismo”.
Il Ministero degli Esteri della Federazione ha infine chiesto il cessate il fuoco, auspicando la fine delle violenze.
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