Una volta una mia amica mi ha confessato di amare profondamente novembre: il suo compleanno cade proprio in questo mese, e le piace il modo in cui il tempo cambia ogni giorno, deliziandoci con mille sfumature e panorami che cambiano di volta in volta. Per lei, novembre è il punto d’intersezione tra l’autunno dorato e il candido inverno. Le foglie cadono a terra, disegnando vistosi tappeti rosso-arancioni, e si prova una sensazione di cambiamento imminente, un nuovo inizio: una condizione di quiete che si gusta sorseggiando un tè, o camminando lentamente per le strade vuote. Questo, perlomeno, è il pensiero della mia amica.
Sembra una cosa molto poetica, non è vero?
Sbagliato! È una stronzata colossale, scusate il francesismo! Quella è stata la prima e unica volta che ho sentito lodare il mese di novembre: il più delle volte la gente lo accoglie con la bocca storta, e con l’unico desiderio di raggomitolarsi sul divano, lasciarsi ricoprire di polvere e ibernarsi fino all’arrivo della primavera.
Ecco, lasciate che ve lo spieghi.
La Russia, come sapete, è un paese molto grande. In varie regioni, come gli Urali, la Siberia e altri territori del nord, novembre è già pieno inverno: la neve cade abbondantemente e fa un freddo bestiale. Ma quando ci si sposta verso ovest, o verso sud, le cose sono ben diverse: la neve non è ancora arrivata, oppure si scioglie così in fretta che il magico spirito natalizio sembra lontano anni luce. Risultato? Le strade si coprono di fango, e le giornate sono estremamente buie e fredde.
I russi passano la maggior parte del mese nell'oscurità più totale. Provate a immaginare: vi svegliate per andare al lavoro ed è buio. Alle 17:30, quando uscite dall’ufficio, è di nuovo buio. Per non parlare del freddo! Magari fosse freddo come a gennaio, quando ci si mette il cuore in pace sapendo che le temperature sono polari. A novembre il termometro può improvvisamente schizzare da +10°C a sotto zero; e voi che fino a ieri vi stavate ancora godendo il cappotto da mezza stagione, vi ritrovate a uscire di casa e a vedere stalattiti che pendono ovunque, non solo dai cornicioni dei palazzi, ma anche dal vostro naso!
“Beh, dai, non farla così tragica”, penseranno alcuni di voi… Ma non è finita qui! Novembre ha anche un altro asso nella manica: il più delle volte è accompagnato da venti forti e impetuosi, che penetrano sotto i vestiti congelandovi le ossa.
Quindi, lo scenario è più o meno questo: le foglie sono ormai cadute, gli alberi sono rachitici e spogli; il cielo sopra di voi è plumbeo e cupo, e le nuvole sembrano talmente basse che si ha la sensazione di averle a due centimetri dalla testa; la “romantica” pioggerellina di novembre si trasforma improvvisamente in un acquazzone gelido e ingestibile per via del vento (nessun ombrello è in grado di resistere a un simile attacco dal cielo).
Giusta osservazione. Ma permettetemi di essere più precisa:
- Quando tutto è coperto di neve, si ha una sensazione di maggior tepore; la neve, poi, fa apparire tutto più luminoso: riflette la luce artificiale dei lampioni anche di notte e tutto sembra in qualche modo più gioioso.
- Con l'arrivo dell'inverno, ci si abitua al freddo e ci si veste in modo più adeguato.
- E poi, naturalmente, ci sono le decorazioni di Natale/Capodanno, che aiutano ad affrontare la triste realtà.
Sia lodato il sistema russo di riscaldamento centralizzato! Grazie ad esso, le case sono riscaldate già da metà settembre (il riscaldamento viene acceso quando la temperatura media si attesta sugli 8°C per almeno cinque giorni consecutivi). Ma c’è un “ma”: se al chiuso si può girare tranquillamente in maglietta a maniche corte, come in estate, quando si esce è indispensabile indossare parecchi strati di vestiti. Il passaggio dal “dentro” al “fuori” è un vero trauma.
Un mio amico, che percorre 10 km al giorno indipendentemente dalle condizioni meteo, una volta mi ha detto: “Il segreto? Indossare abiti caldi, anche se fuori non c’è la neve”. Semplice ma geniale. Qui, infatti, molta gente non crede di doversi vestire adeguatamente se non nevica: indossa un semplice piumino da mezza stagione, e lascia a casa guanti, berretto e sciarpa. Sbagliatissimo!
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Come fare allora per sopravvivere a un periodo così cupo? Bisogna buttarsi sull’attività fisica! Andate in palestra, fate yoga, stretching, meditazione, esercizi di respirazione, insomma, quello che volete! Funzionano davvero.
La casa dovrebbe essere il vostro rifugio accogliente, quindi accendete qualche candela, bevete tè e cioccolata calda, leggete un bel libro. E cucinate torte! Tante torte!
Alcuni russi non appena si avvicina il mese di novembre scappano in qualche paese esotico, al caldo; ma noi non promuoveremo questi atti di codardia! Se vi capita di essere in Russia in questo periodo dell'anno, stringete i denti, “indossate” una faccia scontrosa (come facciamo noi russi, d’altronde) e abbracciate il freddo. Dopotutto, l’inverno è dietro l’angolo. E durante le vacanze natalizie luoghi come Mosca e San Pietroburgo sono un vero incanto!
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