Siamo in un bar nel cuore di San Pietroburgo. Qui la maggior parte dei clienti arriva da Finlandia, Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Francia. L’altra metà è russa. Appena entra qualcuno, il barista Kirill Boldonov è in grado di indovinare con una precisione pari all’85% il paese di origine della new entry. “Lo si capisce soprattutto dal modo di camminare: i russi sembrano avere spalle più larghe, ma si curvano. Per gli stranieri succede il contrario: hanno una postura dritta, indipendentemente dall’età o dal peso della borsa che portano addosso”.
Un altro fattore determinante nel riconoscere uno straniero da un russo è la fiducia in se stessi: “Gli stranieri si dimostrano molto sicuri di sé - dice Kirill -. Sanno perché si trovano lì e non gliene frega niente di come sia il divanetto sul quale appoggiano il proprio sedere, a differenza dei russi”.
Chiacchierando con Kirill si scopre che ci sono moltissimi dettagli che fanno riconoscere uno straniero in mezzo a una folla di russi. Alcuni di questi, a dirla tutta, sono piuttosto bizzarri.
“Un russo non si legherebbe mai un maglioncino attorno al collo!”, dice.
E in effetti sembrano essere proprio gli abiti a fare la differenza. Soprattutto in inverno! “Dipende dal modo in cui le persone indossano i loro vestiti - racconta la stilista Anna Sharlay -. Ovviamente, qualcuno dal Canada o dalla Svezia si confonderà più facilmente tra i russi, ma tutti gli altri si identificheranno facilmente. Come? Un berretto messo male, una sciarpa indossata in modo da non coprire bene il collo...”.
“Ho vissuto in Francia un po’ di tempo - aggiunge -. Gli uomini francesi adorano le sciarpe, solitamente molto costose. Ma servono più da accessorio, perché vengono indossate indipendentemente dalla temperatura esterna”.
E le donne? “Le ragazze straniere spesso sono più curate, con denti bianchi e una pelle pulita. Le russe invece sono più glamour: possono avere unghie lunghe mezzo metro e le labbra rifatte, ma allo stesso tempo denti gialli e pelle poco curata”.
Se per strada incrociate un ragazzo con una giacca parka blu scuro e dei jeans strappati o sfilacciati sulle caviglie, non c’è alcun dubbio: è russo. “Non molto tempo fa mi trovavo a Vienna e mi resi conto di essere in grado di riconoscere le persone provenienti dalle ex repubbliche sovietiche proprio da dettagli come questi”, racconta Artem Manulchenko, esperto di marketing.
Uno dei principali tratti distintivi di uno straniero, poi, è lo zainetto: un accessorio tutt’altro che popolare in Russia (a meno che non si vada all’università). Inoltre, secondo gli utenti di LiveJournal, “un uomo russo non si legherebbe mai un maglione attorno al collo!”.
Forse stenterete a crederci, ma c’è un dettaglio che smaschera immediatamente uno straniero: i denti! Secondo i russi, la spiegazione è piuttosto logica: “In America i dentisti fanno il possibile per preservare tutti i denti del paziente, anche se c’è poco spazio nell’arcata dentale; spesso la mascella viene allargata forzatamente attraverso l’utilizzo di apparecchi ortodontici per creare spazio - dice Anna Zhurkovskaya, fotografa -. Ecco perché l’americano medio ha una mascella più voluminosa e un sorriso brillante”. In Russia, invece, i denti vengono spesso estratti se in bocca non c’è spazio sufficiente o se causano problemi. E gli apparecchi ortodontici non vengono utilizzati con frequenza, perché sono molto costosi.
“I tratti distintivi che noto negli europei e negli americani sono: denti bianchi e un’arcata dentaria perfetta; sono vestiti in modo curato; non hanno fretta; sorridono molto”, scrive un utente che si firma YAGR.
Appunto, il sorriso: al di là degli abiti, è questo il vero tratto distintivo di chi viene da fuori. I russi, infatti, non sorridono molto, e in questo articolo vi abbiamo spiegato perché. “C’è un abisso che ci separa - commenta Aleksandr, libero professionista -. Sono passato da Barcellona a Mosca senza fare alcuna sosta intermedia e ho avuto la sensazione di essere catapultato da un carnevale costante a una colonia penale di massima sicurezza! All’estero la gente sorride senza un motivo particolare, mentre a Mosca i volti sono cupi, diffidenti, stanchi”.
“Un altro fattore altamente significativo è quando gli sguardi della gente si incrociano per strada - commenta Tatiana Sheremetieva, CEO della Russian-Asian Business Union -. Nella stragrande maggioranza dei casi i russi distoglieranno immediatamente lo sguardo, fingendo che non sia successo nulla, mentre gli europei risponderanno con un sorriso bonario, magari scambiando qualche frase non impegnativa”.
“Ho notato che spesso gli stranieri portano occhiali, cosa che i cittadini dell'ex URSS trovano di dubbio gusto”, aggiunge Marat Kagramanov.
E poi la carnagione, ovviamente, la dice lunga: “La pelle delle persone parla più del linguaggio verbale - dice Kirill Boldonov -. Non mi riferisco solo al colore della carnagione, ma anche alla salute stessa che traspare dalla pelle delle persone. Tutti sanno che i pensionati stranieri hanno un aspetto migliore dei nostri nonni e genitori. Inoltre noto molta differenza su come le persone utilizzano lo sguardo e si girano per osservare qualcosa per strada, o come muovono le mani: mi sembrano più a loro agio dei russi. I russi, invece, sono più sfrontati”.
“Uno straniero ovviamente si guarda attorno con maggior interesse - conclude Mila Kudryakova - e dimostra meno fretta rispetto ai russi, che camminano sempre a passo svelto senza badare a nessuno”.
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