Estate rovente in Russia: gli incendi che hanno colpito la Siberia e l’Estremo oriente hanno distrutto oltre 30.000 km quadrati di terreno. E il fumo è arrivato anche nelle grandi città.
Nonostante gli incendi abbiano raggiunto dimensioni talmente grandi da essere visibili dallo spazio, le autorità hanno dibattuto a lungo sulla necessità e le modalità per combatterli. In questo articolo vi abbiamo spiegato perché si è fatto poco per spegnerli.
Le notizie riportate dalla stampa hanno acceso i riflettori sul disastro; e finalmente si è deciso di intervenire.
Il presidente russo Putin ha incaricato squadre di militari di affiancare il lavoro dei vigili del fuoco locali e il governo si è impegnato a stanziare 6 miliardi di rubli per la lotta agli incendi.
Attualmente gli aerei e gli elicotteri dei vigili del fuoco sono al lavoro per domare i roghi.
L'esercito ha trasferito 10 aerei Il-76 e 10 elicotteri militari all'aeroporto di Krasnoyarsk per combattere gli incendi.
Тушение пожаров в Сибири. Вид из штурманской кабины Ил-76ТД. Видео fighter_bomber pic.twitter.com/xIuvpExJa7
— Ivan O'Gilvi (@o_gilvi) 2 августа 2019 г.
Dall'aeroporto di Irkutsk è decollato un aereo AN-26 con una strana missione da compiere: indurre la pioggia spargendo tra le nuvole ioduro d'argento, un composto chimico inorganico. Questa sostanza, in teoria, dovrebbe scatenare nell’atmosfera una serie di reazioni chimiche che favoriscono la condensazione del vapore acqueo e quindi la formazione di nuvole e pioggia.
Тушение пожаров в Сибири. Вид из кабины Ил-76ТД. Видео fighter_bomber pic.twitter.com/x9I5Pvc1we
— Ivan O'Gilvi (@o_gilvi) 2 августа 2019 г.
Per le operazioni è sceso in campo anche il modello anfibio Be-200.
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