Prima che la Rivoluzione russa sfociasse nel caos e nei massacri, la società dell’epoca cercò di raccontare gli eventi con ironia
Tra gli artisti più attivi di quel periodo c’era Vladimir Taburin
È stato lui l’autore delle cartoline dedicate ai “Bambini politici”, molto popolari in quel periodo
L’artista volle rappresentare i partiti e le fazioni politiche in guerra fra loro con le sembianze di innocenti bambini
Alcuni di questi ragazzini però non hanno un aspetto del tutto innocente: sono infatti raffigurati armati di bombe e pistole
Taburin voleva rappresentare i movimenti anarchici, socialisti-rivoluzionari e socialisti ebrei senza scrupoli, pronti a usare la violenza e le armi pur di raggiungere i propri obiettivi
Il bambino più “arrabbiato” è di sicuro quello che rappresenta i bolscevichi: fissa con sguardo feroce il più piccolo, che incarna i menscevichi
Questa serie di cartoline non è stata l’unica realizzata da Taburin: durante la Prima guerra mondiale aveva pubblicato una serie di immagini raffiguranti i soldati delle nazioni belligeranti, anch’essi rappresentati come bambini
Quando i bolscevichi salirono al potere, il paese si avviò verso una stagione di conflitti interni
In questo nuovo clima di agitazione e tensione, le cartoline di Taburin assunsero un tono sempre più illogico, perdendo completamente l’aspetto divertente e satirico del primo periodo
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