La Rivoluzione non è un gioco per bambini: l’ironia in 10 cartoline d’epoca

Vladimir Taburin
Nel 1917 l’artista Vladimir Taburin realizzò una serie di cartoline satiriche dedicate ai partiti e alle fazioni politiche in lotta, raffigurati con le vesti di innocenti bambini. Un umorismo che svanì ben presto con l’inizio del terrore e della guerra civile

Prima che la Rivoluzione russa sfociasse nel caos e nei massacri, la società dell’epoca cercò di raccontare gli eventi con ironia

Tra gli artisti più attivi di quel periodo c’era Vladimir Taburin

È stato lui l’autore delle cartoline dedicate ai “Bambini politici”, molto popolari in quel periodo

L’artista volle rappresentare i partiti e le fazioni politiche in guerra fra loro con le sembianze di innocenti bambini

Alcuni di questi ragazzini però non hanno un aspetto del tutto innocente: sono infatti raffigurati armati di bombe e pistole

Taburin voleva rappresentare i movimenti anarchici, socialisti-rivoluzionari e socialisti ebrei senza scrupoli, pronti a usare la violenza e le armi pur di raggiungere i propri obiettivi

Il bambino più “arrabbiato” è di sicuro quello che rappresenta i bolscevichi: fissa con sguardo feroce il più piccolo, che incarna i menscevichi

Questa serie di cartoline non è stata l’unica realizzata da Taburin: durante la Prima guerra mondiale aveva pubblicato una serie di immagini raffiguranti i soldati delle nazioni belligeranti, anch’essi rappresentati come bambini

Quando i bolscevichi salirono al potere, il paese si avviò verso una stagione di conflitti interni

In questo nuovo clima di agitazione e tensione, le cartoline di Taburin assunsero un tono sempre più illogico, perdendo completamente l’aspetto divertente e satirico del primo periodo

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