Nascite con il papà presente in sala parto? Le russe non ne vogliono sapere

Legion Media
In Russia resta molto alto (78 per cento) il numero delle donne contrarie ad avere il partner vicino in quel delicato momento. Ecco perché

“Non permetterò che il mio uomo stia vicino alla sala parto mentre sto dando alla luce nostro figlio. Un reparto maternità non è un posto per uomini”, dice Sofia Starkova, una ragazza che vive a San Pietroburgo.

Tale durezza può forse sorprendere le donne incinte dei Paesi in cui gli uomini nelle sale parto non solo sono i benvenuti, ma ci si aspetta pure che siano presenti. Tuttavia, i russi hanno una posizione irremovibile sulla questione ed è uniforme in tutto il Paese: gli uomini vanno tenuti alla larga.

Per tradizione, l’idea di partorire con il partner vicino è qualcosa di estraneo al popolo russo, e solo una piccola parte delle coppie ha osato contrastare questa tendenza generale. Una statistica nazionale mostra che solo il 22 per cento di tutte le coppie ha scelto, nel 2018, che il papà fosse presente in ospedale. Il 78 per cento delle donne ha preferito non essere accompagnata.

“Un film splatter”

Dietro le statistiche ci sono le paure e l’atteggiamento rilassato dei padri russi. Quando una donna si dirige verso la sala parto, l’unica cosa che si aspetta da un uomo russo medio è che rimanga a casa e calmare i nervi con un bicchiere o due.

“Non mi aspettavo di unirmi a mia moglie in sala parto. Ho pensato che mi sarei seduto su una panchina in corridoio per un po’, che mia moglie avrebbe fatto rapidamente il suo lavoro, che sarei entrato felice a prendere in braccio mia figlia e baciare mia moglie e che poi saremmo tornati a casa per festeggiare”, ha scritto sul web un russo che è stato trascinato in sala parto all’ultimo momento ed è rimasto scioccato da ciò che lui e, soprattutto, sua moglie hanno dovuto passare.

Alcuni uomini rompono con la tradizione e questo lascia un’impressione duratura su di loro. “La realtà era molto diversa da ciò che mi aspettavo. Dopo tutto quello che è successo, davvero non capisco gli uomini che dicono che la nascita in coppia è una grande cosa. Mi aspettavo un procedimento facile e rapido, ma tutto si è trasformato in un film dell’orrore splatter, pieno di sangue”, ha detto Boris Titarenko, un uomo di 31 anni di Syktyvkar, una piccola città nel nord della Russia, capitale della Repubblica dei Komi.

Era stata sua moglie a insistere perché fosse presente quando fosse arrivato il momento. “La transizione dalla vita senza un figlio alla vita con un bambino è più difficile per gli uomini, perché non hanno la possibilità di vivere la cosa fisicamente”, ha detto la moglie Ksenia Titarenko.

La donna ritiene che l’esperienza abbia reso suo marito un padre migliore. “Un uomo che si unisce al parto diventa più consapevole del ruolo della donna nella nascita di loro figlio e comprende ciò che dobbiamo attraversare per portare una nuova vita in questo mondo”, ha detto Ksenia.

Gli esperti le danno ragione. “La partecipazione di un padre alla nascita rafforza la relazione tra i coniugi e ha un impatto positivo sui futuri rapporti tra padre e figlio”, spiega Maria Samotsvetova, psicologa della famiglia del Centro di Psicoterapia Alvian. L’esperta sostiene che i padri che condividono l’esperienza del parto delle loro mogli hanno una solida base per lo sviluppo di una paternità più responsabile in futuro.

Donne protettive nei confronti degli uomini

Nonostante i proclamati vantaggi della nascita in coppia, molte coppie in Russia continuano a guardare alla pratica con scetticismo e molti considerano la cosa aliena alla loro cultura.

Ljudmila Nesterova, una donna di 36 anni che ha dato alla luce quattro figli, dice di essersi sentita molto più a suo agio quando il marito è rimasto lontano dalla sala parto, anche se, a livello teorico, sostiene l’idea della nascita in coppia.

“Non ho invitato mio marito e lui non ha preso l’iniziativa. Di conseguenza, ho partorito da sola e l’ho trovato molto più confortevole. Pensavo che l’empatia di mio marito potesse far venire fuori la mia debolezza, e volevo essere forte e concentrata”, ha detto Nesterova.

L’approccio protettivo delle donne russe nei confronti dei loro uomini potrebbe giustificare le statistiche, che, tuttavia, hanno mostrato una leggera ma costante crescita del numero di parti in presenza del padre in tutto il Paese, dal 12 al 22 percento tra il 2012 e il 2018.

La legislazione russa, che dà il diritto alle mamme in dolce attesa di portare un partner in sala parto, può essere la forza trainante del cambiamento graduale. Ma gli esperti prevedono che il fenomeno crescerà solo in futuro.

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