Rossetto, spazzola e pennelli. Sono queste le “bacchette magiche” di Goar, makeup artist di Mosca che copre di colori la malattia. Goar Avetisyan in poco tempo è diventata una vera e propria star di Instagram e il suo profilo (@goar_avetisyan) oggi vanta più di 4,6 milioni di follower. Qual è l’origine di tanto successo?
Goar Avetisyan lavora sui volti delle donne malate di cancro, sfregiate o affette da varie malattie, per ridonare loro bellezza e fiducia in se stesse. Le foto vengono poi pubblicate sul profilo Instagram.
Madina
“Il trucco è una terapia per l’anima e aiuta ad amare se stessi”. È questo il motto di Goar, che da anni lavora sui volti di donne affette da malattie. Con ombretto e mascara, Goar aiuta le persone a ritrovare la fiducia in se stesse e ad affrontare con maggior determinazione la malattia.
Yulia
Jamilya
“Quando mi chiedono quanto spendono per queste trasformazioni le donne protagoniste dei miei ritratti, rispondo che negli ultimi tre anni non ho fatto alcun soldo con questo progetto. Di professione insegno, e le ‘trasformazioni’ le faccio col cuore, non per denaro. Così la gente sgrana gli occhi e domanda: qual è il segreto? E qui viene il punto. Penso a un nuovo trucco, a vestiti nuovi e accessori che potrebbero valorizzare il mio soggetto. È questa infatti l’energia positiva di cui hanno davvero bisogno. In ogni trasformazione che faccio ci metto l’anima. Vivo per percepire queste emozioni. Non sono in grado di descrivere la gioia che provo quando riesco ad aiutare anche una sola persona. È importante sentire che si sta facendo qualcosa di buono per gli altri”, racconta Goar.
A soli 24 anni Goar ha già una scuola di trucco nel cuore di Mosca ed è famosa per le sue incredibili trasformazioni.
Lilya
Katya
Yulia
Vlada
Svetlana
Anjela
Goar non è sola in questo ambizioso e nobile progetto. Nella città russa di Ufa un’altra donna porge la mano alle donne: l'artista Evgeniya Zakhar lavora per nascondere con dei tatuaggi le cicatrici della violenza domestica. Scoprite la sua storia cliccando qui.
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