L’Unione europea ha prolungato di un altro anno, fino al 23 giugno 2018, le sanzioni alla Russia adottate dopo l’adesione della Crimea alla Federazione nel 2014. Le misure restrittive riguardano gli investimenti nella penisola e le esportazioni verso l’Ue.
Così come si legge in una nota del Consiglio, i provvedimenti prevedono divieti sulle importazioni di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli nell'Ue, oltre che gli investimenti in Crimea o a Sebastopoli.
Nessun cittadino europeo e nessuna impresa con sede nell'Ue potranno quindi acquistare beni immobili in Crimea, finanziare imprese di questo territorio o fornire servizi. Le misure restrittive si applicano anche ai servizi turistici e ai servizi di intermediazione, di costruzione o di ingegneria relativi a infrastrutture in questi settori.
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