Crimea, scoperti resti di una fortezza risalenti a duemila anni fa

: sito dell'Accademia russa delle Scienze
I preziosi ritrovamenti sono venuti alla luce nella Penisola di Kerch. Nell’area degli scavi sono emerse anche delle tombe contenenti piatti, specchi, perle e orecchini

Durante alcuni lavori di scavo nella Penisola di Kerch, in Crimea, degli studiosi dell’Accademia russa delle Scienze hanno scoperto una torre e dei resti di un muro che appartenevano a una fortezza risalente a oltre duemila anni fa, più precisamente al Regno del Bosforo Cimmerio (regno ellenistico situato nelle attuali penisole di Crimea e di Taman, lungo le coste del Bosforo Cimmerio, e che ebbe il suo massimo splendore nel V-IV sec. a.C. prima di diventare vassallo di Roma, ndr).

I resti sono emersi vicino al villaggio di Gornostaevk, a circa 1.600 chilometri a sud di Mosca, vicino alla fortificazione di Uzunlarskij.

Secondo gli archeologi questa fortezza potrebbe essere stata costruita nei primi 30 anni del III secolo a. C. ed essere stata fortificata con torrette di guardia nella prima metà del I secolo d. C., durante il regno di Asandro, re del Regno del Bosforo Cimmerio.

Gli scavi vicino al villaggio di Gornostaevk sono iniziati quest’anno in occasione della costruzione del gasdotto Krasnodarskij Kraj-Crimea.

Fonte: sito dell&#39Accademia russa delle Scienze
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Durante il primo mese in cima alla collina è venuta alla luce anche un’antica torre in pietra in ottimo stato di conservazione. Nella parte orientale gli studiosi hanno identificato una proprietà agricola con anfratti dove sono stati rinvenuti diversi reperti risalenti a quel periodo.

Gli archeologi hanno anche trovato alcune tombe, tra cui la tomba di una donna contenente una brocca e un piatto, uno specchio, perle e orecchini.

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