Nucleare, Mosca: “Manteniamo impegno per trattato di non proliferazione”

La reazione del Cremlino dopo le parole di Barack Obama, secondo il quale la Federazione non rispetterebbe il proprio impegno in merito alla sicurezza nucleare

Il Cremlino ha risposto al Presidente Usa Barack Obama, che ha accusato Mosca di non rispettare il proprio impegno in merito alla sicurezza nucleare, così come prevede il trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), entrato in vigore nel 1988.

“La Russia mantiene il proprio impegno a favore del trattato INF e conferma la propria fedeltà ai principi del trattato”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, parlando di accuse “infondate” da parte degli Stati Uniti.

Nel frattempo, ha detto Peskov, anche Mosca avrebbe una serie di questioni aperte con gli Stati Uniti nell’ambito del compimento dell’accordo. Senza però dare ulteriori precisazioni: “Si tratta di questioni per esperti”.

Il 30 marzo, alla vigilia del summit per la sicurezza nucleare, sul giornale The Washington Post è stato pubblicato un intervento del Presidente americano nel quale si esorta la Russia a ridurre il proprio arsenale nucleare. A quanto pare, durante il summit il Presidente ucraino Petro Poroshenko vorrebbe inoltre intervenire in merito ai presunti piani da parte della Russia di dispiegare armi nucleari in Crimea. Il Presidente ucraino avrebbe infatti consolidato un nuovo piano di sicurezza e difesa del Paese.

Tuttavia, ha precisato Peskov, Mosca non intende assolutamente discutere il dispiegamento di testate nucleari in Crimea. “Poiché la Crimea è una regione della Federazione Russa - ha detto -, la Russia non è intenzionata a discutere con nessuno quelle attività che vengono portate avanti nel proprio territorio in stretta conformità alle norme e ai principi del diritto internazionale”.

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