I ministri degli Esteri dei 28 Paesi dell’Unione Europea, riuniti a Lussemburgo, hanno prorogato di altri sei mesi le sanzioni contro Mosca, “introdotte in risposta al ruolo destabilizzante della Russia nell'Ucraina orientale”. Il via libera era stato dato nei giorni scorsi dagli ambasciatori a Bruxelles.
Le sanzioni sarebbero dovute scadere nel luglio del 2015, ma resteranno in vigore fino al 31 gennaio del 2016.
Secondo un recente studio dell’Istituto austriaco per la ricerca economica, le sanzioni potrebbero costare fino a 100 miliardi di euro alla Ue e sarebbero a rischio fino a due milioni e mezzo di posti di lavoro. In Italia, secondo lo studio, già 800mila posti di lavoro sono andati persi e nel prossimo periodo se ne potrebbero perdere altri 215mila.
Il prolungamento sarà confermato “fino a quando la Russia non rispetterà gli obblighi previsti dall'accordo di Minsk”, ha spiegato il ministro britannico Philip Hammond.
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