Anatolij Tymoshchuk con alcuni giovani tifosi (Foto: ufficio stampa)
Anatolij Tymoshchuk è uno dei più noti calciatori del campionato russo di calcio. E ha da poco partecipato al progetto “Football for Friendship”, progetto internazionale organizzato da Gazprom all’interno del programma di responsabilità sociale “Gazprom for Children”. Il clou della manifestazione si è svolto tra il 4 e il 7 giugno 2015 a Berlino, in occasione della finale della UEFA Champions League. Nell’intervista con RBTH, Tymoshchuk, che ha condotto nella capitale tedesca la squadra della sua città natale di Lutsk, racconta l’importanza che l’attività fisica assume per i bambini e come lo sport possa costituire un esempio di comprensione reciproca nei periodi di crisi politica.
Anatolij Tymoshchuk è un calciatore ucraino, centrocampista dello Zenit San Pietroburgo e della Nazionale ucraina di cui è capitano. Cresciuto calcisticamente nel ’, si è poi affermato nello Shakhtar Donetsk, con cui ha giocato dal 1998 al 2007. Nel 2007 la squadra russa dello Zenit lo acquistò per 20 milioni di dollari, stabilendo il record per il trasferimento più costoso di sempre nell’area ex sovietica. Con la squadra di San Pietroburgo Tymoshchuk ha vinto la Coppa UEFA e la Supercoppa Europea. Nel 2009 si trasferì al Bayern Monaco dove vinse la Champions League e due campionati tedeschi. Nel 2013 Tymoshchuk è tornato allo Zenit. Nell’estate del 2015 scadrà il contratto che lega il 36enne calciatore allo Zenit San Pietroburgo e al momento Tymoshchuk non ha ancora reso noti i suoi programmi per il futuro.
In vista dei Mondiali di calcio del 2018 in Russia si parla molto dell’importanza che lo sport ha per i bambini. In che modo i giocatori affermati possono essere un esempio da seguire per i più piccoli?
Ci sono differenze importanti fra il livello di allenamento dei calciatori professionisti e quello dei bambini, e per questo non abbiamo svolto un allenamento congiunto (con la squadra dello Zenit, ndr), ma in base alla mia esperienza personale di partecipazione a corsi di alto livello per i bambini posso dire che questi allenamenti aiutano i giovani sportivi a capire meglio ciò che si richiede ad uno sportivo professionista e li motiva a metterci il massimo impegno sia in allenamento che in partita. Per diverse ragioni non tutti i bambini possono diventare calciatori professionisti, ma giocare a calcio darà comunque loro emozioni positive che porteranno con sé.
Io cerco sempre di sostenere i progetti di interesse sociale. La cosa più importante per lo sviluppo di un bambino è quella di avere l’opportunità di mettersi in contatto con compagni che provengono da paesi diversi, imparare qualcosa di nuovo e provare tutta una serie di emozioni.
Pensi che la partecipazione di sportivi famosi possa essere una garanzia di successo per progetti di questo tipo?
Siamo tutti diversi, quindi la miglior cosa da fare è provare a capire se stessi e realizzare il proprio potenziale, assecondando i propri punti di forza e le proprie qualità. Quelle degli atleti famosi sono storie di successo che possono motivare i più giovani a crescere e progredire per migliorare se stessi e rendere la propria vita migliore, più bella e più sana.
Una squadra ucraina partecipa al progetto “Football for Friendship” per il secondo anno di fila. Pensi che la partecipazione di squadre ucraine in questo progetto russo possa piantare un germoglio di comprensione nell’attuale difficile situazione politica?
Credo che il calcio debba rimanere calcio e la politica politica. Nel calcio ci sono due squadre che si affrontano per 90 minuti lottando per la vittoria. La squadra ucraina ha avuto l’opportunità di partecipare a un torneo internazionale, così come le squadre russe hanno il diritto di partecipare a progetti e tornei ucraini. Un buon esempio è quello dei mondiali dove si possono trovare di fronte l’Argentina con l’Inghilterra, la Francia con la Germania e la Russia con l’Ucraina. Il calcio può forse essere il miglior esempio per i politici, un esempio di come far funzionare le relazioni fra due paesi.
Credi che il fatto che i Mondiali si disputeranno in Russia darà impeto allo sviluppo dello sport in questo paese, e in particolare allo sport per i bambini?
Io ho preso parte ai Mondiali del 2006 in Germania (con la nazionale ucraina, ndr), e posso affermare che anche in un paese di grande tradizione calcistica come quello tedesco la popolarità del calcio è aumentata grazie a quell’evento. La Russia ospiterà per la prima volta nella sua storia un torneo di questo livello e questa è quindi una grande occasione non solo per far conoscere la Russia in tutto il mondo ma anche per accendere l’interesse per il calcio di ogni cittadino del paese.
“Football for Friendship” è un progetto internazionale organizzato a partire dal 2013 dalla compagnia russa Gazprom all’interno del programma di responsabilità sociale “Gazprom for Children”. Quest’anno si è svolto il terzo Forum Internazionale per i Bambini “Football for Friendship”, che ha visto la partecipazione a Berlino fra il 4 e il 7 giugno di squadre provenienti da 24 paesi europei e asiatici. La finale del torneo, dove i ragazzi austriaci del Rapid Vienna hanno avuto la meglio su quelli svizzeri dell’FC Zurigo, si è disputata in centro città, vicino alla porta di Brandeburgo. Il leggendario ex calciatore Franz Beckenbauer, che è uno degli ambasciatori di questo progetto, ha dato il benvenuto ai partecipanti del torneo. Secondo Beckenbauer il merito principale del torneo è quello di promuovere valori universali quali il rispetto reciproco e la tolleranza. Il momento clou è stato la consegna del premio speciale del programma “Football for friendship” denominato “Coppa dei nove valori”, riconoscimento andato al FC Barcellona. I bambini hanno messo in evidenza le iniziative promosse dal club spagnolo per il supporto e lo sviluppo del calcio per i bambini, nonché l’aiuto fornito a giovani calciatori dei paesi in via di sviluppo. Al termine del torneo i bambini hanno potuto assistere alla finale della UEFA Champions League fra Barcellona e Juventus, che si è disputata il 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino.
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