L’Occidente contrasterà con fermezza “l’aggressione all’Ucraina”. Questo l’avvertimento del Presidente Usa Barack Obama, espresso durante la prima giornata del G7 a Berlino, dove si sono riuniti i capi di governo di Stati Uniti, Germania, Giappone, Italia, Francia, Regno Unito e Canada. La crisi in Ucraina è infatti stata fra i principali temi all’ordine del giorno, insieme ai cambiamenti climatici, alle politiche per lo sviluppo e all’occupazione, alla minaccia dell’ISIS, al problema immigrazione e alle trattative sul TTIP.
"Siamo pronti ad assumere ulteriori misure restrittive per aumentare i costi per la Russia, se le sue azioni lo renderanno necessario", si legge nel comunicato finale del summit. La cancelliera tedesca Angela Merkel e Barack Obama hanno infatti sottolineato che le sanzioni dovranno essere mantenute "fino a quando la Russia non rispetterà la sovranità ucraina”. Le sanzioni scadranno a luglio e Usa, Regno Unito e Germania hanno colto l’occasione del G7 per ribadire la propria intransigenza nei confronti del Cremlino.
Il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha invece affermato: “Tutti noi preferiremmo che la Russia fosse presente al G7, quindi nel formato al G8. Ma il nostro gruppo non è solo un gruppo di interessi politici ed economici, ma una comunità di valori e la Russia ha avuto una politica di aggressione verso l’Ucraina".
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