Frena il turismo russo in Italia nei primi mesi dell’anno

A pesare sugli arrivi, le tensioni geopolitiche e la crisi del rublo. Bene invece il 2014 con 1,4 miliardi spesi nel nostro paese

Le tensioni geopolitiche internazionali e la crisi del rublo influiscono pesantemente sul turismo russo in Italia. Secondo le stime elaborate da Enit Mosca, il calo dei flussi turistici verso il Belpaese si aggira tra il 30 e il 50% nei primi quattro mesi di quest’anno, dopo anni di forte crescita e un 2014 che si è chiuso a + 3%. È questa l’istantanea della ricerca “Mercato turistico russo” firmata da Enit Mosca e presentata oggi a Catania nell’ambito del 7° business forum italo russo, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia con il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia.

“La difficile congiuntura economica creata da sanzioni, contro-sanzioni, crisi valutaria sta allontanando il gradimento dei russi verso il nostro Paese  che rischia di retrocedere nella classifica generale delle principali destinazioni vacanziere dei turisti russi che, solo l’anno scorso, vedeva l’Italia collocarsi all’ottavo posto – ha commentato Domenico Di Salvo, direttore di Enit Mosca nella sessione del forum italo russo dedicata al turismo –, dietro a Turchia, Egitto e Grecia, ai primi posti per preferenza”.

“Nonostante le condizioni economiche avverse – ha proseguito di Salvo – occorre continuare a potenziare l’offerta con standard adeguati per aumentare l’attrattività del nostro Paese rispetto ai nostri principali competitor”.

Sul fronte dei numeri del mercato turistico russo in Italia registrati da Enit Mosca, la crescita del 2014 (+3%) si è tradotta positivamente anche in termini di capacità di spesa dei russi in Italia: +2,3% per 1,4 miliardi di euro, superando del doppio quella dei viaggiatori brasiliani a quota 600 milioni di euro e degli altri Paesi Bric, Cina (oltre 400 milioni di euro) e India (circa 180 milioni di euro).

Per quanto riguarda i prodotti di interesse della destinazione Italia, ha concluso Di Salvo, “arte e cultura, mare e neve rappresentano ancora la domanda preponderante e attuale dei turisti russi. Tra le nuove tendenze in crescita quelle offerte dalle località dei laghi, terme e wellness, borghi e città d’arte minori, mentre si stanno affacciando tra le emergenti, anche il turismo enogastronomico, la montagna estiva e la vacanza attiva”.

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