Medvedev, nel primo trimestre pil sceso del 2%

Lo ha affermato il capo del Governo in un discorso davanti ai deputati

Non sarà una crisi di breve periodo. Parlando alla camera bassa del parlamento russo, il premier Dmitri Medvedev ha fatto il punto sulla situazione economica del paese, dove le sanzioni economiche, il crollo del prezzo del petrolio e la delicata situazione geopolitica hanno causato una brusca frenata dell’economia. Secondo Medvedev, le sanzioni contro la Russia possono costare quest'anno a Mosca fino a 75 miliardi di euro. Solo nel primo trimestre del 2015, ha spiegato, si è registrata una contrazione del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2014 le sanzioni occidentali avevano causato a Mosca un danno di 25 miliardi di euro, pari all'1,5% del Pil.

"Le tendenze negative continueranno quest'anno: tra gennaio e marzo il pil è sceso di circa il 2%”, ha detto Medvedev.

“Ci sono state diverse sanzioni sia contro l'Unione Sovietica, sia contro la Russia -  ha aggiunto -. Dal punto di vista dell'intensità delle sanzioni questa ultima ondata è forse la più forte: mai prima d’ora si era verificata una tale situazione in cui tutti i fattori esercitano contemporaneamente la loro influenza”.

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