Israele: Grave l’invio di missili russi all’Iran

Lo ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, contrario alla decisione di Mosca di riprendere l’invio di armamenti a Teheran

"Israele giudica molto grave la fornitura di missili S-300 dalla Russia all'Iran, e ciò mentre l'Iran accresce la propria aggressività nella regione”. Lo ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu durante il Consiglio dei ministri, aggiungendo che "negli accordi sul nucleare che stanno prendendo forma fra le potenze mondiali e l'Iran "non si fa alcun menzione di tale “aggressività".

"Israele - ha concluso - farà tutto il necessario per garantire la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini".

È di qualche giorno fa infatti la notizia della revoca dell'embargo sui missili a Teheran: il Presidente Vladimir Putin ha infatti cancellato la sospensione del contratto di fornitura siglato nel 2007 e poi annullato dal Cremlino. Una scelta che gli Stati Uniti hanno definito come “non costruttiva” poiché "questo non è il momento di vendere questo tipo di armi”.

Per il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, invece, lo sblocco alla fornitura dei sistemi antimissilistici di difesa non va interpretato come una minaccia per Israele: "Il sistema di difesa S-300 è un'arma difensiva, non è progettato per attacchi e quindi non metterà a rischio la sicurezza di alcuno Stato nella regione, compreso Israele".

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