Spazio, 50 anni fa con Leonov la prima “passeggiata” fuori da una navicella

Il 18 marzo del 1965, per la prima volta nella storia, il cosmonauta sovietico mise piede fuori dalla capsula. Un’impresa che rischiò di finire in tragedia, ma che aprì le porte a nuove spedizioni

Poteva finire in tragedia l’impresa che portò Alexei Leonov a “passeggiare” per la prima volta nella storia dell’uomo fuori da una navicella spaziale: esattamente 50 anni fa, il 18 marzo del 1965, durante una missione, il cosmonauta sovietico Leonov uscì per la prima volta dalla capsula, restando dodici minuti e nove secondi fuori dalla protezione della navicella “Voskhod-2”, attaccato a una corda di quattro metri e mezzo. Dodici minuti di emozione, imprevisti e colpi di scena, visto che il cosmonauta si ritrovò ad affrontare alcuni problemi al momento del rientro nella capsula.

Grazie al suo sangue freddo, Leonov riuscì a rientrare nella navicella, portando a termine una missione che avrebbe poi aperto la strada a coloro che sarebbero arrivati dopo di lui: negli anni furono infatti ben 376 le passeggiate spaziali realizzate dagli astronautiTra quelle più importanti, ovviamente, quella "lunare" nel 1969, quella con la prima donna nel 1984, e la prima senza “guinzaglio” nel 1984. La passeggiata più lunga è durata quasi nove ore, mentre spetta ad Anatoly Solovyev il record di attività extraveicolari realizzate: ben 16, per un totale di oltre 82 ore sospeso nello spazio.

Oggi Leonov ha 80 anni, e ricorda ancora con estrema lucidità l’impresa: “Sentivo in maniera molto chiara il mio respiro e il battere del cuore. Li sentivo così forte che quasi disturbavano i pensieri”.

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