Sempre più solido il rapporto tra l'opera di Chagall e l'Italia. Dal 28 marzo al 28 giugno 2015, il Marte, la Mediateca Arte Eventi di Cava de’ Tirreni (SA), ospita la mostra "Marc Chagall. Segni e colori dell’anima". In ideale continuità con la grande retrospettiva che Milano ha dedicato al maestro russo, tra i più felici interpreti dell’arte del XX secolo, l’esposizione, curata da Ada Patrizia Fiorillo, pone attenzione alla sua opera grafica, proponendo una selezionata scelta di settantacinque tavole realizzate dall’artista tra gli anni Venti e i Cinquanta.
Cinque i cicli dai quali le opere sono tratte: "Le anime morte", "Le Favole di La Fontaine", "La Bibbia", "Chagall 1957", "Dessin pour la Bible" cui si affiancano la litografia a colori Chagall monumentale realizzata dall’artista nel 1973 e l’acquaforte "L’ asino con il mazzo di fiori" del 1968.
Chagall cominciò ad interessarsi delle tecniche di stampa in cavo, a partire dai primi anni Venti sollecitato dall’editore Paul Cassirer ad illustrare con alcune incisioni il testo autobiografico "Ma vie". Il progetto editoriale vedrà la pubblicazione solo alcuni anni dopo. Nel mentre sarà Vollard a spronarlo verso la tecnica dell’acquaforte. Nascono tra il 1924 ed il ’25 le illustrazioni per "Le anime morte" di Gogol, cui, sempre su commissione di Vollard, faranno seguito, tra il 1928 ed il ’30, le cento acqueforti per "Le favole di La Fontaine" e, dal 1931 al ’39, le centocinque illustrazioni per la "Bibbia" pubblicate, come per le Favole, solo nella prima metà degli anni Cinquanta dall’editore Tériade.
È questo il carattere che la mostra del Marte intende restituire, attraverso un percorso di opere di notevole seduzione dalle quali emerge la forza di un immaginario senza limiti.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email