"Abbiamo dovuto fare azioni decisive in Russia per proteggere il nostro business”. Così Karl-Thomas Neumann, amministratore delegato di Opel, ha spiegato la riduzione della produzione di vetture a marchio Opel e Chevrolet in Russia e la chiusura del suo impianto di assemblaggio a San Pietroburgo.
Il mercato russo, ha detto Neumann, è “un mercato che ha prospettive di lungo termine davvero difficili”.General Motors, l’azienda statunitense produttrice di Opel e Chevrolet, è diventato l’ultimo gruppo automobilistico a ridurre la propria attività nella Federazione.
Sanzioni internazionali, crollo del rublo e crisi economica continuano infatti a far scendere le vendite di auto: a febbraio le immatricolazioni sono calate del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
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