PepsiCo e Coca-Cola tirano il freno. I due giganti delle bevande analcoliche hanno annunciato che si preparano a fermare la produzione in alcuni stabilimenti chiave in Russia. Alla base di questa decisione ci sarebbe la crisi economica che sta avendo forti ripercussioni sulla produzione.
Il 2 marzo PepsiCo ha chiuso le porte del primo stabilimento, situato a Ramenskoye, nella regione di Mosca, dove erano impiegati circa quattrocento dipendenti. “A partire da giugno 2015 la produzione sarà concentrata nell’impianto di Lebedyansky, nella regione di Lipetsk, uno dei più grandi impianti per la produzione di succhi in Europa”, si legge in un comunicato.
PepsiCo sostiene che tale decisione consentirà di aumentare l’efficienza aziendale, facendo dello stabilimento di Lebedyansky il centro principale per la produzione di bibite in Russia.
Nel frattempo Coca Cola Hellenic (società Svizzera che opera nel settore alimentare, licenziataria di The Coca-Cola Company per la fabbricazione di prodotti finiti, ndr) ha già chiuso gli stabilimenti a Nizhny Novgorod, così come ha annunciato all’agenzia Tass Evgenia Mogilyova, responsabile della comunicazione. “Abbiamo fermato la produzione di due linee e ora stiamo trasferendo la produzione da Nizhny Novgorod ad altri stabilimenti. Nella sua relazione, la compagnia attribuisce tale decisione all’impatto negativo che hanno causato “la complessa situazione geopolitica e le tendenze macroeconomiche generali”. La società aveva già fermato la produzione di bibite a Mosca e a Novosibirsk nel giugno 2014.
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