Si tratta di una "partita" a cui non vuole prendere parte. Alexander Zavarov, 53 anni, ex centrocampista della Juventus alla fine degli anni ‘80 e oggi vice-allenatore della nazionale ucraina, ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera di richiamo alle armi. Ma ha fatto sapere pubblicamente che si rifiuterà di imbracciare le armi nei territori dell’Ucraina orientale e di combattere contro la Russia, paese che considera come una seconda patria.
E l'ex calciatore non è l’unico coscritto che si rifiuterà di combattere. Secondo alcune fonti, sarebbero 7500 i soldati ucraini che sarebbero stati già perseguiti penalmente per inadempienza al servizio di leva. Questi ultimi sono anche incentivati a non combattere da un proclama di Vladimir Putin che ha fatto sapere che i renitenti alla leva ucraini saranno accolti in Russia e potranno soggiornarci per tutto il tempo che desiderano.
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