Orso d’argento ai cameraman del film russo “Under electric clouds” (Pod elecricheskimi oblakami) di Alexei German, Evgeny Privin e Sergei Mikhalchuk, nell’ambito della sessantacinquesima edizione del Festival del Cinema di Berlino: un riconoscimento assegnato per il contributo tecnico e la fotografia.
“Ho visto il film a Berlino e devo ammettere che merita sicuramente il premio”, ha commentato a Rbth il caporedattore della rivista Iskusstvo Kino, Daniil Dondurei. “Unisce una stilistica New Wave all’eredità dei lavori di Visconti e Antonioni. Le immagini di questo film parlano in una lingua completamente nuova”.
“Una volta, circa 30 anni fa, quando passai dal mondo della critica a quello del cinema, il nostro direttore Sergei Solovev mi spiegò che qualsiasi cosa in un film, dalle scene ai testi, è creata da una sola persone: dal regista. Per questo il premio appartiene in egual misura anche ad Alexei German”, ha aggiunto Dondurei.
“Under electric clouds” racconta sette storie, unite da un’unica ambientazione. Il film nasce da una collaborazione tra Russia, Polonia e Ucraina.
Le riprese, iniziate nel 2012, sono terminate nel marzo 2014 e hanno coinvolto le città di Kharkov, Odessa e San Pietroburgo.
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