Il lampadario rinvenuto a Kaliningrad (Foto: ufficio stampa)
È rimasto nascosto per oltre 60 anni nei depositi di un laboratorio di ambra di Kaliningrad. Oggi un lampadario di ambra naturale dell’epoca staliniana, del peso di 22 chili, realizzato in stile impero, è tornato alla luce, ed è stato restaurato. Il lampadario era stato realizzato da un gruppo di artisti presumibilmente all’inizio degli anni Cinquanta.
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Secondo gli impiegati del laboratorio, si tratta di un pezzo unico che faceva parte di un complesso di mobili ordinati per l’ufficio di qualche alto ufficiale russo.
Qualche dubbio viene però sollevato da Zoya Kostiashova, a capo delle collezioni del Museo di ambra di Kaliningrad: “Non ci sono documenti che attestano simili ordini - dice -. Era un’epoca di copie, non veniva realizzato niente di nuovo nel campo del disegno. Questo lampadario assomiglia a quelli che si trovavano nella sala delle Colonne della Casa dell’Unione di Mosca. L’ambra inoltre è un materiale molto fragile e richiede molta cura”.
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“Tra le ipotesi si pensa che possa essere stato realizzato come un regalo di lusso destinato a qualche ospite straniero - aggiunge Kostiashova -, così come è avvenuto con il modello di ambra del rompighiaccio atomico “Lenin”, realizzato per il generale americano Eisenhower, di cui conserviamo una copia nel museo”.
Il lampadario, venuto alla luce durante un recente lavoro di ispezione nei fondi dello stabilimento, è stato sottoposto a una delicata opera di restauro, per la quale sono stati utilizzati oltre sei chili di pietre decorative. Ora si trova esposto in un museo.
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