I Presidenti Vladimir Putin e Viktor Yanukovich hanno discusso la situazione in Ucraina nella notte di mercoledì 19 febbraio 2013. A confermarlo è il portavoce del Presidente russo Dmitri Peskov, il quale ha sottolineato che Mosca non ha dato e non intende dare nessun consiglio alla leadership ucraina su come risolvere la situazione.
Ucraina fuori controllo |
"La posizione della leadership russa e del Presidente della Federazione russa in merito agli eventi in Ucraina è aspettare che venga raggiunta una risoluzione rapida della crisi. Come, con quali mezzi e a quale prezzo questa risoluzione verrà raggiunta, dal punto di vista del Presidente della Russia, è una prerogativa esclusiva delle autorità legittime dell'Ucraina. Il Presidente russo non ha mai dato e mai darà, al suo collega ucraino, consigli su come procedere o su che cosa sia necessario fare, e non ha alcuna intenzione di farlo nemmeno in futuro”, ha dichiarato Peskov.
Mosca ritiene che le azioni dei radicali in Ucraina possano essere interpretate come un tentativo di colpo di Stato, e tutta la responsabilità di quanto sta accadendo ricade sugli estremisti stessi. "La leadership russa ritiene che la responsabilità di ciò che sta accadendo nel Paese ricada interamente sui militanti estremisti, le cui azioni, dal nostro punto di vista, andrebbero trattate come un tentativo di colpo di Stato”, ha concluso Peskov.
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