Ad attenderli, nella stazione Ladozhkij di San Pietroburgo, c’era uno stuolo di giornalisti. Il 12 novembre 2013 i trenta attivisti di Greenpeace, tra i quali l’italiano Cristian D’Alessandro, arrestati dopo l’assalto alla piattaforma di Gazprom, sono arrivati a San Pietroburgo. Partiti da Murmansk l’11 novembre 2013, hanno raggiunto la Venezia del Nord in treno, all’interno di un vagone sorvegliato dalla polizia.
Così come riporta Itar Tass, gli ambientalisti verranno trasferiti in diversi centri di detenzione.
I detenuti devono rispondere dei reati di vandalismo e pirateria a seguito dall’assalto organizzato a settembre 2013 per protestare contro le trivellazioni nell’Artico.
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