Chess boxing, a Mosca l’incontro per il titolo mondiale tra un italiano e un russo

Si tratta di una nuova disciplina sportiva che mescola il pugilato al gioco degli scacchi: il folignate Gianluca Sirci sfiderà Nicolai Sazhin per laurearsi campione iridato nella categoria pesi massimi

Una sfida sportiva che mescola pugilato e scacchi: è il chess boxing, disciplina inventata nel 2003 e già diffusasi in vari Paesi. Il 28 novembre 2013 il folignate Gianluca Sirci, attuale campione europeo, affronterà in questo curioso mix di abilità fisiche e intellettuali il russo Nicolai Sazhin, per il titolo di campione mondiale dei pesi massimi: l’incontro si disputerà a Mosca.

Il chess boxing, in italiano scacchipugilato, è nato da un’idea dell’artista olandese Iepe Rubingh, a sua volta ispirato dalla graphic novel fantascientifica “Freddo equatore” del fumettista franco-jugoslavo Enki Bilal. Le regole prevedono che i due sfidanti si affrontino in un incontro di undici riprese, dove si alternano un round di scacchi e uno di pugilato: la variante di scacchi utilizzata è un gioco rapido in cui i contendenti hanno venti minuti a disposizione per completare la partita.

Il match può terminare per k.o., per scacco matto, per decisione del giudice o per esaurimento del tempo da parte di uno dei due giocatori.

Il 37enne Sirci è stato tre volte campione italiano universitario di pugilato ed è approdato al chess boxing, laureandosi campione europeo nel 2009, dopo una breve parentesi nella boxe professionistica: per lui è la prima occasione di disputare un titolo mondiale. Sazhin è un 25enne già campione del mondo di scacchipugilato nei pesi massimi-leggeri, che da alcuni anni combatte nella categoria più pesante.

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