Prima condanna per pirateria informatica in Russia

Quattro anni di carcere a una coppia per aver diffuso illegalmente via Web una trentina di film e cartoni animati protetti dal copyright: i due non andranno in prigione, ma la nuova legge continua a far discutere

Il 15 ottobre 2013 il tribunale di Mosca ha pronunciato la prima sentenza di condanna per il reato di pirateria informatica: al termine di un processo durato quasi cinque anni, i coniugi Andrei e Nadezhda Lopukhov sono stati condannati a quattro anni di carcere per aver distribuito online illegalmente, utilizzando files torrent, una trentina di film e cartoni animati protetti dal copyright.

Sebbene la procura avesse chiesto che gli imputati scontassero tre anni di colonia penale, la corte non ha ritenuto di dover procedere all’incarcerazione, tenendo conto che la coppia ha figli piccoli e non ha precedenti penali.

Lo schema di azione, secondo l’accusa, era semplice: i due pirati acquistavano all’estero copie contraffatte dei film prima che venissero rilasciati in Russia, li doppiavano nella loro lingua e li rivendevano attraverso i due siti Web di cui erano amministratori, utilizzando una varietà di sistemi di pagamento e-wallet in Rete.

In questo modo, tra l’aprile 2007 e il settembre 2008 avrebbero causato danni per 38 milioni di rubli (quasi 872mila euro) alle maggiori compagnie cinematografiche di Hollywood e della Russia.

Gli accusati hanno, però, negato di aver tratto profitto dai video piratati: i ricavi dei due domini online, ha argomentato la difesa, provenivano dai banner pubblicitari e dalle donazioni degli utenti, mentre i downloads erano gratuiti. Il legale del Partito Pirata di Russia Sarksis Darbinyan, che ha difeso gli interessi dei Lopukhov, ha già fatto sapere che presenterà appello alla corte suprema: “I due principali inconvenienti di questa sentenza - ha commentato, - sono che equipara files torrent e link agli oggetti tutelati dal diritto d’autore (che sono in realtà i film) e permette agli stessi titolari del copyright di stabilire l’entità del danno subito”.

La legge russa contro la pirateria informatica, entrata in vigore il 1° agosto 2013, prevede che i siti Web possano essere bloccati se distribuiscono film e serie tv piratati, previa denuncia del detentore del copyright a un organismo ufficiale appositamente istituito. Nessuna sanzione è prevista, invece, nei confronti degli utenti finali o coloro che effettuano i download dei video pirata.

I funzionari governativi hanno, però, accennato a un possibile giro di vite sui torrent tracker, ovvero il mezzo di diffusione in file sharing preferito da molti utenti russi di Internet. Un’altra misura allo studio prevede l’estensione della legge anti-pirateria, che al momento riguarda solo i contenuti video, anche a files musicali, opere letterarie e software.

Contro il provvedimento in vigore si sono già espresse le più grandi società russe operanti su Internet, tra cui Mail.ru Group, Yandex, Afisha-Rampler-SUP, Google Russia, VKontakte e Ozon.ru.

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