La Russia di beach soccer torna in capo al mondo

La Nazionale, allenata da Mikhail Likhachev, si è laureata campione iridata per la seconda volta consecutiva, a Tahiti, battendo in finale la Spagna

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Un'acrobazia nella finale contro la Spagna del russo Egor Eremeev (Foto: Alamy / Legion Media)

L’ultima edizione dei Mondiali di beach soccer vinti dalla Russia si è tenuta a Tahiti. Come ha osservato il capitano dei russi, Ilya Leonov, il gruppo è partito per questa avventura fiducioso nelle proprie possibilità di difendere il titolo conquistato nel 2011 in Italia: “Probabilmente abbiamo acquistato fiducia dopo aver vinto l’Euro League 2013. In quel momento ci siamo resi conto di essere la migliore squadra del continente e di non avere molti rivali che sarebbero stati in grado di competere con noi alla pari nel Campionato del Mondo”.

Il capitano non ha sbagliato le sue previsioni, anche se per lui personalmente si è trattato di un Mondiale molto difficile. Nel corso della prima partita contro il Giappone, Leonov si è infortunato e non ha voluto aspettare di uscire dal campo, continuando a giocare. Dopo essersi sottoposto ai trattamenti medici, ha disputato sia la semifinale contro l’Iran (finita 6-5), sia la finale, dove i russi hanno incontrato la Spagna.

Liberi dalla pressione psicologica, i ragazzi di Mikhail Likhacev hanno giocato una partita davvero all’altezza dei campioni in carica. Di fatto gli spagnoli si sono dimostrati in grado di resistergli solo per un tempo. Nel corso del secondo tempo, la Russia è andata a segno per tre volte. Gli spagnoli hanno risposto siglando con un tiro preciso il gol della bandiera. Dopodiché la Nazionale russa ha chiuso l’incontro con altre due reti nel terzo tempo.

Il titolo di capocannoniere in questa edizione del torneo è andato all’attaccante della Russia Dmitri Shishin, che ha messo a segno 11 reti.

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