Secondo quanto riportano le nuove statistiche dell’Onu, la Federazione Russa è al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, per numero di stranieri immigrati residenti entro i confini nazionali.
Il numero degli immigrati stranieri in Russia ha raggiunto gli undici milioni nel 2013, riferisce sul suo sito Web il Dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite. Gli Stati Uniti restano la destinazione più attraente, con un totale di immigrati pari a 45,8 milioni nel 2013. Al terzo posto la Germania con 9,8 milioni, seguita dall’Arabia Saudita con 9,1 milioni.
Il numero di immigrati che ha attraversato le frontiere nel corso del 2013 ha raggiungo la cifra record di 232 milioni di persone, pari al 3,2% della popolazione mondiale, contro i 175 milioni del 2000 e i 154 milioni del 1990.
Attualmente, 72 milioni di immigrati risiedono in Europa e 71 milioni in Asia. La problematica dell’immigrazione è finita sotto i riflettori in Russia dopo che un ufficiale di polizia è stato aggredito da un gruppo di immigrati in uno dei mercati di Mosca, nel luglio 2013. Pochi giorni dopo, le autorità hanno avviato un giro di vite sui clandestini, arrestandone a centinaia e confinandoli nelle “tendopoli” in attesa del processo e della possibile espulsione.
Immigrazione, nelle strade dei sogni infranti
I deputati del Partito Liberaldemocratico nella Duma di Stato, Igor Lebedev e Yaroslav Nilov, hanno avanzato nell’agosto 2013 un progetto di legge che, se approvato, introdurrà l’espulsione obbligatoria per gli immigrati che violano le condizioni di soggiorno.
Inoltre, un sondaggio pubblicato dall’All-Russia Public Opinione Research Center, sempre ad agosto 2013, indica che i cittadini russi supportano le misure restrittive contro i reati commessi da immigrati.
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