Sono state definite le inondazioni più devastanti degli ultimi 120 anni. A seguito della pioggia che cade ininterrottamente ormai da settimane, la regione del fiume Amur, nell’Estremo Oriente russo, è stata colpita da pesanti allagamenti, che hanno costretto circa 15mila persone ad abbandonare le proprie case.
Soccorsi difficili e vie di comunicazione interrotte: in attesa che arrivi il peggio (le autorità prevedono un picco di emergenza nei prossimi giorni, quando il livello delle acque crescerà ancora di più), fino a questo momento non si contano vittime.
Nel frattempo è scattata la corsa agli aiuti umanitari: già 53 tonnellate di aiuti umanitari hanno raggiunto le zone alluvionate.
“Le strade sono danneggiate, i ponti e le linee ad alta tensione rovinate. I danni sono elevatissimi, e ci sarà molto lavoro da fare. Ma siamo riusciti ad evitare vittime”, ha detto il Presidente russo Vladimir Putin nel corso di una video conferenza. “Sono franate numerose case e almeno due ponti sono stati danneggiati – ha fatto sapere il governatore locale, Aleksandr Vinnikov -. Quindicimila ettari di coltivazioni sono sommersi dall’acqua”.
Secondo gli esperti, la situazione meteo in quelle zone resterà critica almeno fino alla fine di agosto 2013.
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