Sergei Magnitsky condannato post mortem

L'avvocato, morto in carcere nel 2009, è stato dichiarato colpevole di evasione fiscale dal tribunale di Mosca nel primo processo postumo della storia russa

È stato dichiarato colpevole Sergei Magnitsky, l’avvocato russo morto in carcere nel 2009, in quello che è si è rivelato il primo processo postumo nella storia russa. Il verdetto è stato emanato dal tribunale Tverskoj di Mosca.

Sergei Magnitsky è stato riconosciuto colpevole di evasione fiscale. Incarcerato preventivamente nel 2008, venne trovato morto nella sua cella, in circostanze che alcuni definiscono “sospette”.

I giudici hanno condannato a nove anni anche l’ex capo di Magnitsky, William Browder, amministratore delegato del fondo di investimenti Hermitage Capital.

In relazione alla vicenda Magnitsky, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama con una legge ha vietato l’ingresso negli Usa di tutte quelle persone presumibilmente coinvolte nella morte dell’avvocato. Una vicenda che ha lasciato dietro di sé attriti e dissapori tra la Russia e gli Stati Uniti.

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