Mentre l’ex leader della Yukos Mikhail Khodorkovsky trascorre il suo 50mo compleanno in carcere, il canale televisivo statale ha da poco trasmesso un documentario con il quale i fondatori dell'azienda petrolifera vengono accusati di essere coinvolti in un omicidio. Intanto la polizia moscovita ha fermato oltre 40 attivisti che hanno cercato di organizzare una manifestazione non autorizzata a sostegno di Khodorkovsky, nel centro della capitale russa.
Secondo il quotidiano di opposizione Novaya Gazeta, circa 200 persone hanno tentato di organizzare una protesta, senza avere però i permessi necessari. Altre piccole manifestazioni si sono svolte in altre città della Russia, in segno di solidarietà.
Nel frattempo il canale televisivo Ntv, controllato dallo Stato, ha mandato in onda un documentario con il quale accusava i padri della Yukos, compreso Khodorkovsky, di essere coinvolti nell’assassinio del sindaco di Nefteyugansk, nella Siberia occidentale, nel 1998.
Ciò che fa riflettere è che le accuse sono arrivate nel giorno del suo compleanno, il 26 giugno 2013. Nonostante egli neghi qualsiasi collegamento con l’omicidio, gli esperti vedono il documentario come un tentativo di spianare la strada verso una terza accusa contro Khodorkovsky e il suo socio, Platon Lebedev.
I due dovrebbero essere rilasciati nel 2014. Ma il Comitato Investigativo sta ora riprendendo in mano il secondo caso Yukos.
Nel frattempo alcuni personaggi di spicco russi, così come alcuni esponenti del mondo culturale, hanno fatto gli auguri a Khodorkovsky attraverso comunicati pubblici. Tra loro, anche il leader Alexei Navalny, Mikhail Prokhorov e Boris Akunin.
L'articolo è basato su materiale tratto da The Moscow Times
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