È morta all’età di 28 anni la judoka russa Elena Ivashchenko, quattro volte campionessa d’Europa. La giovane atleta sarebbe caduta dalla finestra di un edificio nella città di Tyumen. La tragedia si è consumata il 15 giugno 2013 intorno alle otto del mattino. “Durante i rilievi sul luogo della tragedia è stato rinvenuto il passaporto, all’interno del quale c’era un messaggio scritto prima di morire”, si legge sul sito del Comitato Investigativo russo.
L’allenatore di Elena Ivashchenko, Vladimir Elchaninov, ha subito parlato di suicidio. “Da quanto so io, Elena si sarebbe uccisa - si legge su Itar-Tass -. Motivi evidenti alla base di questo gesto non ce n’erano. Posso solamente esprimere il mio grande cordoglio”.
La stessa versione è stata confermata anche dall’ex allenatore della squadra femminile di judo, Anatoly Rakhlin: “Di Lena non posso che parlare bene. Era una ragazza speciale, onesta, che non ha mai fatto nulla di male nella sua vita. Il destino con lei non è sempre stato benevolo. Ma lei ha sempre combattuto come un cavaliere senza macchia e senza paura”.
Sulla base di quanto si apprende dal sito ufficiale della Federazione russa di Judo, il funerale civile della campionessa di terrà il 17 giugno 2013 nel Сentro di preparazione olimpica di judo a Tyumen.
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