Attimi di panico a Belgorod, nella Russia Sud occidentale, al confine con l’Ucraina, a circa 600 chilometri da Mosca, dove nel pomeriggio del 22 aprile 2013 un uomo ha fatto fuoco, sparando prima contro un negozio e poi contro alcuni passati. Cinque persone sono morte sul colpo, un'altra ha perso la vita in ospedale nel reparto di rianimazione.
Secondo quanto riportato da Lenta.ru, i colpi di pistola sarebbero partiti da un'automobile: una Bmw nera che poco dopo è stata ritrovata abbandonata non lontano dal luogo della strage.
Il presunto assassino sarebbe stato fermato dalla polizia. "Il sospetto è stato catturato a seguito di un dispiegamento delle forze di polizia", hanno fatto sapere le forze dell'ordine della città russa. Nel frattempo le autorità locali hanno indetto il lutto cittadino per il 23 aprile 2013.
Fiori vengono lasciati sul luogo della strage a Belgorod (Foto: RIA Novosti)
+++ AGGIORNAMENTI 24 APRILE 2013
Dopo due interi giorni di "caccia all'uomo", la polizia ha fermato Sergei Pomazun, presunto responsabile della sparatoria che ha causato sei morti nella città di Belgorod il 22 aprile 2013.
Pomazun è stato arrestato nella stazione dei treni locale il giorno dopo la strage, intorno alle 23 (ora di Mosca). All'arrivo delle forze dell'ordine, l'uomo ha estratto un coltello ferendo uno degli agenti.
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